Notizie agrodolci dall’infermeria per mister Paulo Sousa. Allo stop di Maggiore, che rischia di saltare le prossime due gare per noie muscolari, fa da contraltare il ritorno a Salerno di Daniliuc, che ha iniziato a seguire il protocollo personalizzato propedeutico al ritorno in campo dopo l’intervento al piede a cui è stato sottoposto in Germania.
Inoltre, nei primi allenamenti della settimana Boulaye Dia è parso in evidente crescita e il senegalese lancia la sua candidatura, forte, per una maglia da titolare. D’altronde, già nei pochi minuti giocati contro la Ternana in Coppa e a Roma in campionato, il senegalese ha dato la “scossa” lì davanti. La Salernitana ha bisogno di maggior pericolosità e Dia da questo punto di vista, sebbene non abbia i 90 minuti nelle gambe, può rappresentare l’uomo giusto. L’ex Villareal dovrebbe dare vita ad una staffetta con Ikwuemesi, se Sousa lo ritenesse già pronto per essere gettato nella mischia.
Se Kastanos giocasse a destra, alle spalle di Dia agirebber Botheim e Candreva, mentre Cabral, che oggi ha svolto il primo allenamento coi compagni, si accomoderà in panchina. Stewart non è ancora rientrato in città.
A centrocampo, Legowski parte in leggero vantaggio rispetto a Bohinen (appena rientrato in gruppo), all’ex di turno Mamadou Coulibaly ed a Martegani (ancora in attesa di TMS).
A guardia della porta di Ochoa si disimpegneranno Lovato, Gyomber ed uno tra Pirola e Fazio, Bronn spera nella convocazione. I granata dovranno cercare di essere più attenti nell’interpretazione della fase difensiva, in particolare quando ci sono palloni giocati alle spalle dei centrali e sui calci piazzati, laddove cioè Belotti ha fatto molto male alla Salernitana, che lunedì dovrà cercare di contenere un cliente scomodo come Beto.
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