Il borgo antico del Comune di Eboli ma anche il meraviglioso borgo medievale del Comune di Ispani, nel cuore del Cilento, fino al prossimo 21 settembre 2023 continuano ad ospitare tra colori, tecniche e installazioni la collettiva d’arte organizzata e ideata dall’omonima associazione “Lenzuola d’Arte”, con Gerardo Bisogni ed Enrico Visconti.
L’installazione che coniuga la tradizione mediterranea dei “panni stesi” con l’arte, infatti, nasce osservando come i panni stesi tra balconi, tipicamente in uso nei centri storici del sud Italia sono allegoricamente dei ponti verso l’altro, mani tese verso il prossimo, accoglienza e unione.
A Eboli sono 170 le opere esposte tra Corso Garibaldi, Porta Santa Caterina, Corso Umberto I e Piazza San Nicola fino ad arrivare a Piazza Porta Dogana. Anche le sale del ManES, il Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele ospitano un lenzuolo d’arte che affascina ed incanta come le opere preziose che custodisce.
A Ispani, invece, tutto il borgo è allestito con circa 60 opere in mostra per altrettanti singoli progetti d’arte che intrecciano colori, forme, progetti e messaggi di pace e di speranza.
La collettiva a Eboli gode del patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno, del Comune di Eboli e del grande supporto, umano e professionale, della direzione del Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele.
Ad Ispani, invece, l’evento gode del patrocinio del Comune di Ispani, l’organizzazione di Ispani Inn Resort e La cantinella sul mare e la direzione artistica di Lenzuola d’Arte – Associazione Artistica.
“Lenzuola d’Arte è una grande installazione a cielo aperto, dove la pluralità dei contenuti e degli stili pittorici, valorizzano un ambiente già di suo ricco di storia e fascino, ponendosi in dialogo anche con doni e capricci atmosferici che, tra delicate luci mattutine e soffusi bagliori dell’imbrunire, tra brezze leggere e venti bizzosi, sapranno ulteriormente impreziosire questi atipici teleri, inventando inattese cromie e scolpendo forme nuove e sempre nascenti nel vento”.
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