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Ladri georgiani arrestati a Salerno, un’ora per svaligiare gli appartamenti

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Avevano la loro base in un appartamento in via Camillo Sorgente, dove ieri mattina c’era già ben poco perché i cinque georgiani arrestati dai poliziotti erano già pronti per la fuga, diretti in Germania, dove avrebbero continuato a mettere a segno furti in appartamenti. Attenti nell’osservazione dei movimenti nei palazzi individuati per i colpi. Veloci e abilissimi ad aprire le serrature delle porte. Capaci di apparire e scomparire. Una banda specializzata, tenuta sotto controllo dagli uomini della Squadra Mobile per sette mesi, poi la necessità, come spiegato ieri dal Questore Giancarlo Conticchio, di intervenire perché oggi sarebbero fuggiti. Otto i colpi che, al momento, la Procura gli contesta ma l’elenco potrebbe essere molto più lungo. Grazie ad una meticolosa attività d’indagine, i poliziotti del vice questore Gianni Di Palma hanno delineato perfettamente lo schema d’azione della banda (otto in totale gli indagati, tre soggetti sono al momento irreperibili) che entrava in azione dopo aver studiato i movimenti dei proprietari degli appartamenti ed anche le caratteristiche delle serrature delle porte d’ingresso. In alcuni casi le abitazioni venivano preventivamente contrassegnate con particolari segni. Un’ora poi per agire. E’ il 3 febbraio quando un condomino di un palazzo di via Giovanni Negri, denuncia di aver subito un furto. I poliziotti avviano l’analisi delle telecamere di videosorveglianza e ricostruiscono i movimenti della banda. Alle 16.49 l’arrivo del primo ladro che attende davanti lo stabile fin quando due condomini non aprono il portone consentendogli di entrare. Dopo circa dieci minuti lo stesso apre al secondo. Passano altri dieci minuti e arriva anche il terzo uomo. Successivamente sale anche un quarto. Alle 17.43, dopo quasi un’ora, le telecamere riprendono il primo uomo uscire e tornare con un trolley. Passano pochi minuti e la banda abbandona il condominio. La merce veniva spesso veniva rivenduta in un banco pegno a Battipaglia. I cinque sono rinchiusi nel carcere di Fuorni.
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