Zanera lavorava, come i colleghi, per la Sigifer srl, che ha sede a Borgo Vercelli e opera nel settore dell’armamento ferroviario. Le vittime, morte sul colpo a causa del forte impatto, sono state tutte identificate. E in mattinata, sul luogo dell’incidente sono arrivati il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha dichiarato: «È una tragedia immane, inaccettabile, cinque vittime tutte piemontesi che ieri si erano recati al lavoro per dare un futuro alle proprie famiglie. Morire sul lavoro è sempre qualcosa che non possiamo accettare».
«Era un ragazzo sveglio, intelligente, gli piaceva troppo quel lavoro – racconta Marco Faraci, zio di Zanera – Ci siamo sentiti recentemente, mi ha detto che doveva fare la notte. A volte faceva anche il doppio turno, così mi diceva, glielo fanno fare perché doveva recuperare. Quando mia sorella lavorava l’ho cresciuto io, è stato il primo nipote per cui gli volevo un sacco di bene. Siamo sempre usciti insieme – aggiunge – era molto attaccato al lavoro. Un ragazzo in gamba, volenteroso, anche se sapeva che certe cose non andavano bene faceva finta di nulla, si sforzava e andava avanti sul lavoro».
Fonte: www.open.online
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