“Presso la Casa Circondariale di Salerno nella mattinata di oggi un detenuto ha sfasciato l’intera parete della propria cella; lo stesso detenuto, nella giornata di ieri ha rotto la serratura del gabbiotto del corridoio che accede ai reparti detentivi. Verso le 15, poi, sempre nel carcere di Salerno, un altro detenuto ha spruzzato la polvere di un estintore contro un agente di polizia penitenziaria”, spiega. “Ancora nella mattinata di oggi, presso il carcere di Avellino, un detenuto ha scaraventato una bomboletta del gas contro il cancello di sbarramento e successivamente ha lanciato il manico della scopa contro un agente di polizia penitenziaria intervenuto per ripristinare l’ordine”.
Il SAPPE punta il dito sulla gestione dei detenuti da parte del Provveditorato penitenziario di Napoli: “Ed intanto il Prap continua a far girare i detenuti facinorosi nell’ambito del distretto campano, disponendo trasferimenti negli stessi istituti dove hanno posto in essere comportamenti violenti. In data 22.08.2023 un detenuto della CC di Salerno già trasferito per ordine e sicurezza da altro istituto campano ha posto in essere una serie di gravissimi comportamenti (oltraggio , resistenza e minacce al personale ) che sono culminati in un incendio appiccato alla sala giudici avvocati della CC di Salerno, a seguito del quale tre unità di personale di polizia penitenziaria sono state inviate al Pronto soccorso di Salerno per intossicazione da fumo e uno di loro anche ricoverato. Il detenuto ha attuato questi atti con la pretesa di essere trasferito presso il carcere di Carinola. Dalle notizie assunte dal personale in servizio, nonostante il parere negativo del Carcere di provenienza, lo stesso e’ stato effettivamente trasferito presso la sede desiderata, dal Provveditorato”.
Netto l’atto accusa di Guacci: “Tale atteggiamento da parte del Prap campano, cioè quello di assecondare i desideri espressi con queste modalità, rappresenta una seria sconfitta dello Stato, che si arrende alle richieste dei detenuti che pongono in essere atti turbativi dell’ordine e della sicurezza. Tutto ciò porterà a legittimare tali atteggiamenti da parte di altri detenuti del distretto campano con atti di emulazione e quindi con un aumento degli eventi critici come già sta succedendo negli ultimi due anni presso gli istituti penitenziari della Regione”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi di Salerno ed Avellino, e denuncia: “presto torneremo in piazza per manifestare il dissenso verso chi ci ha lasciato senza tutele di fronte a problemi sempre più complessi e per rivendicare tutele, garanzie funzionali e nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio, bodycam e Taser, su tutti nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali”.