«Sappiamo bene che la strada per la quotidianità è ancora lunga ma siamo su quella giusta – ha continuato il pugile salernitano -. Ringrazio tutte le persone che mi sono state e ci sono state vicine. È stato un periodo difficile, in questa battaglia Davide ha lottato tanto».
Trentatré giorni di sofferenza e speranza che non sarebbero stati possibili senza l’impegno dei medici dell’ospedale “Ruggi” di Salerno ed in particolare di quelli del reparto di Rianimazione guidato dal primario Renato Gammaldi a cui è andato il ringraziamento di Dario Socci: «I medici sono stati straordinari nel tenerlo in vita – si legge ancora nel post social pubblicato ieri pomeriggio dal pugile di Salerno -. Spesso in Italia si parla di malasanità ma vi assicuro che in questa situazione, a Salerno, è stata magistrale.
Davide si è sentito accolto dalle nostre preghiere e sono sicuro che papà lo ha aiutato a restare tra noi. Grazie».