Il messaggio è solo un test. I cittadini dovranno esclusivamente prendere visione del messaggio e compilare un questionario che sarà in forma assolutamente anonima. Il sistema di allarme pubblico che è già stato sperimentato in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, viene ora testato nella nostra regione e, contemporaneamente, nel Friuli Venezia Giulia e nelle Marche.
Progressivamente toccherà alle altre Regioni. Una volta entrato a regime, terminata la fase sperimentale sull’intero territorio nazionale, IT-alert permetterà ai cittadini di essere informati, nei casi di gravi emergenze.
Queste le tipologie di rischio che potranno rientrare negli avvisi una volta terminati i test:
• Maremoto generato da un sisma
• Collasso di una grande diga
• Attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli)
• Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
• Incidenti rilevanti in stabilimenti industriali (dlgs 105/2015)
• Precipitazioni intense
Non rientrano nei messaggi i terremoti e il bradisismo.
Il test del giorno 12 servirà esclusivamente a far conoscere IT-alert come nuovo ed aggiuntivo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze dei tipi sopra indicati, potrebbe raggiungere i cittadini nei territori interessati. In questa fase di test non si entra nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere né vengono inviati messaggi reali, si tratta unicamente di una sperimentazione.
L’invio del messaggio di test è necessario a consentire ai cittadini di identificare il suono del messaggio e la sua formulazione visiva.
- Per tutti gli approfondimenti è a disposizione il sito del sistema nazionale IT-alert a questo indirizzo https://www.it-alert.it/it/