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Salernitana, Sousa studia variante tattiche al modulo

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Ultimo allenamento al Mary Rosy e poi… rompete le righe. Ma non per tutti. Gli ultimi arrivati, da Stewart a Tchaouna, passando per Ikwuemesi, Cabral, Legowski e gli atleti reduci da infortuni, continueranno a lavorare in città, per cercare di mettersi in pari coi compagni, soprattutto dal punto di vista fisico.
La Salernitana si ritroverà martedì pomeriggio per avviare la preparazione in vista del match col Torino, in programma all’Arechi lunedì 18 alle ore 18.30, e mister Sousa solo a metà della prossima settimana potrà riavere l’intera rosa a disposizione, quando rientreranno dalle nazionali Ochoa, Coulibaly, Kastanos, Gyomber, Pirola, Sfait e soprattutto Dia. Tra mal di testa, dolori al ginocchio, mal di pancia di mercato e multa annunciata dalla società, al rientro del bomber senegalese (che il 12 sfiderà in amichevole l’Algeria) sarà necessario il chiarimento del malinteso (come lo ha derubricato Dia, parlando con un tifoso in aeroporto) annunciato dal presidente Iervolino, affinchè si possa davvero remare tutti nella stessa direzione.
Dopo aver conquistato solo 2 punti nelle prime 3 gare di campionato, la Salernitana sa che è attesa da un confronto complicato, con un Torino che si è rinforzato prendendo Zapata e, al contempo, blindato capitan futuro Buongiorno. E i granata punteranno sul fattore Arechi per cercare di tenere al meglio il campo contro un avversario ben attrezzato. Dopo aver puntato sul 3-4-2-1 nelle prime uscite stagionali, introducendo le prime tracce di 4-2-3-1 solo a gara in corso, non è escluso che Sousa non possa modificare lo spartito iniziale, anche per cercare di sfruttare al meglio le qualità dei giocatori a sua disposizione. Cabral, ad esempio, potrebbe giocare a ridosso della prima punta anziché a tutta fascia, per sfruttare le sue qualità soprattutto negli ultimi metri, dove fin qui la squadra granata è parsa “leggerina”.
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