Puntualmente, i lavori vengono fatti senza un minimo di programmazione ma con interventi di somma urgenza“, sostiene Salvatore Gagliano, presidente dell’Associazione per la tutela delle vittime della strada Costiera Amalfitana, che continua: “Ricordo perfettamente che, quando nel lontano 1998 Andrea Losco subentrò ad Antonio Rastrelli quale Presidente della Regione Campania, il suo primo provvedimento fu revocare il finanziamento dei lavori sui costoni rocciosi della Costa d’Amalfi che il compianto Rastrelli aveva previsto e deliberato.
Da allora non è stata più fatta una vera e seria programmazione. Non bastavano le chiusure a Capo d’Orso, dove si può transitare prima delle 8 e dalle 16 in poi, ed a Conca dei Marini della strada alternativa che porta ad Agerola.
La caduta nella giornata di ieri di una pietra di piccole dimensioni lungo il tratto della Statale 163 che da Praiano porta ad Amalfi ha determinato un provvedimento di chiusura dell’unica strada percorribile a partire dalle 13 di oggi.
In più di un’occasione abbiamo già osservato che non è questo il profilo migliore da presentare ai turisti, per una Costiera Amalfitana che è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo e che, stando così le cose, appare al mondo intero come tragicomico esempio di disorganizzazione e di scarsa efficienza gestionale.
Questi accadimenti rischiano di vanificare i sacrifici che tanti validi imprenditori fanno per le loro attività turistiche, oltre a determinare elevate ripercussioni negative per tutto il territorio, per i pendolari e per quelli che si spostano in Costiera per lavoro. Da anni continuiamo a chiederci se prima o poi ci sarò qualcuno che penserà di intervenire in maniera seria.
Una domanda ci viene spontanea: perché per limitare i pericoli non si è pensato di attingere risorse dai fondi previsti dal PNRR? La sicurezza e la sanità sono i temi più importanti per la nostra Costiera. Se questi non vengono trattati in maniera efficace ed efficiente, tutto il resto diventa difficile e complesso.
Certo per noi operatori a contatto con il pubblico, è impresa assai ardua spiegare ai turisti stranieri il continuo blocco delle strade.
Considerata la fama che questo territorio ha in tutto il mondo – conclude Gagliano – la Costiera Amalfitana meriterebbe una diversa attenzione ed un maggior rispetto da parte delle Istituzioni, mentre nella realtà è molto spesso dimenticata”.