ferro in corso al Tar che non si pronuncerà prima del 25 ottobre.
“Un progetto presentato, ormai oltre cinque anni fa, come al solito in pompa magna. A detta del governatore, il nuovo ospedale si sarebbe dovuto aprire entro l’inizio del 2023. Ora ci ritroviamo con dei lavori che resteranno in sospeso per chissà quanto tempo. Al momento non è stato neppure firmato il contratto e ciò lascia immaginare quanto fossero lontane dalla realtà le promesse assunte dalla Regione Campania e dal governatore. Peraltro il 25 ottobre è una data indicativa perché, tra ricorsi vari, tutto rischia di essere rinviato all’anno prossimo. Sarebbe il colmo se un’opera del genere si arenasse in Tribunale ma purtroppo ci siamo abituati”.
Tommasetti ricorda anche i motivi alla base della battaglia al Tar: “Il cantiere era stato affidato a un raggruppamento di aziende ma poi, in un secondo momento, la Regione è tornata sui suoi passi ammettendo un errore di punteggio, e quindi nella graduatoria. Quando l’appalto è stato riassegnato, il raggruppamento risultato vincitore ha subito fatto ricorso e così ci ritroviamo a questo punto. Una vicenda ancora da chiarire ma anche se si fosse trattato di un semplice errore materiale, sarebbe grave. Il tutto mentre De Luca assicurava che gli interventi sarebbero iniziati entro poche settimane”.
Tommasetti aggiunge una riflessione: “Con tutti i problemi della sanità in provincia di Salerno ci mancava solo un contenzioso sul tanto atteso nuovo ospedale di Salerno. Mentre i migliori professionisti fuggono dall’ospedale non abbiamo dubbi che per la posa della prima pietra la macchina della propaganda si rimetterà in moto”.
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