“Una buona notizia anche per il settore – spiega il direttore di Coldiretti Enzo Tropiano – che necessità di nuove professionalità con competenze che possono essere acquisite solo attraverso un percorso scolastico di qualità e di interazione tra diverse discipline. Per l’ampia e trasversale varietà del percorso formativo, gli Istituti di Agraria registrano una maggiore attrattività e un minor numero di abbandoni scolastici. Un interesse che riscontriamo anche in ambito universitario dove si registra un boom di iscrizioni alle facoltà di agraria e ai corsi afferenti all’agricoltura”.
La prospettiva di futuro della scuola agraria – sottolinea Coldiretti – è confermata anche dal dato relativo al tasso di occupazione che in Italia si attesta al 73 per cento a solo un anno dall’ottenimento del diploma di maturità quinquennale. La crescita di opportunità è dovuta al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati all’interno del settore primario nuovi mestieri, con circa il 70% delle imprese giovani che opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino agli agriasilo, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale.
Cresce anche la domanda di lavoratori “sia per figure professionali tradizionali – continua Tropiano – che per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola. In un momento in cui il mercato del lavoro è in crisi ed è venuta meno la stessa idea che l’industria e il commercio possano dare a tutti un posto, l’agricoltura moderna e multifunzionale è oggi uno sbocco concreto”.