Alla ripresa, intanto, sarà valutato Cabral, che dopo la partita di Lecce, ad un anno di distanza dall’ultima partita disputata per intero, è uscito sfinito, pesantemente affaticato. Sousa spera di poter disporre del portoghese e, stavolta, conta di avanzare il suo raggio d’azione. In un 3-4-2-1 (con Candreva sottopunta ed uno tra Botheim ed Ikwuemesi centravanti) o in un 4-2-3-1 (con la possibilità di puntare anche sulla capacità di saltare l’uomo di uno tra Kastanos, Martegani e Tchaouna), questo è ancora presto per dirlo. Presumibilmente, il tecnico lusitano andrà avanti all’insegna della continuità, ma contro i piemontesi ci saranno degli accorgimenti tattici.
La presenza sull’out mancino degli avversari di elementi in grado di spingere (da Vojvoda a Vlasic, passando per Radonjic) stavolta potrebbe far pendere l’ago della bilancia in favore di Mazzocchi (anche se Kastanos per Sousa difende attaccando). Sull’out opposto sarà confermato Bradaric.
Se Coulibaly fosse in grado di scendere in campo, il suo partner in mediana sarebbe uno tra Bohinen, Legowski e Martegani. Se il maliano non fosse disponibile, toccherebbe al norvegese ed al giovane polacco. In difesa, invece, non dovrebbero esserci novità, con Lovato, Gyomber e Pirola (gli ultimi due andranno valutati dopo il doppio impegno con le rispettive nazionali), con Fazio pronto all’occorrenza. Non solo bisognerà contrastare la fisicità di Zapata, ma la retroguardia granata dovrà prestare attenzione alla qualità delle sottopunte ed agli inserimenti senza palla dei centrocampisti.
MA perchè si ostina a mettere la punta solitaria. Lo può fare con DIA. Inserisca due punte davanti tra cabral e ikwemesi.