Lo sport come veicolo di conoscenza e crescita del terzo settore. Questo il tema dell’incontro, nel quale il Presidente del Salernum Giacomo La Marca e il Direttore Generale Christian Noschese hanno illustrato l’iniziativa.
Il Salernum Baronissi, che milita nel campionato di eccellenza, fungerà da vetrina e supporto alle attività delle 8 associazioni partecipanti al progetto.
“Il Salernum già da tempo è attivo in ambito sociale – dichiara il presidente La Marca – affiancando sul territorio varie associazioni. Con il progetto Salernum Arcobaleno abbiamo in mente di rafforzare queste iniziative supportando 8 associazioni dando loro una mano a 360 gradi, sperando che anche altre società sportive seguano il nostro esempio”.
“Il Salernum deve essere uno dei motori trainanti per le associazioni del nostro territorio – ha commentato il direttore generale del Salernum, Noschese – portando i valori dello sport a vantaggio dei nostri giovani, della nostra comunità e di chi ha bisogno del lavoro concreto di queste realtà territoriali che con il nostro progetto andremo a sostenere. Daremo la possibilità a tifosi e cittadini di supportare 8 associazioni in altrettante giornate di campionato”.
In sala presenti anche i rappresentanti delle associazioni partner dell’iniziativa: Antonio Vitolo, nella duplice veste di vicepresidente di Gruppo Logos e CEO di Gruppo Stratego (partner dell’iniziativa), Invisibile realtà, Roberta Bolettieri, presidente de La crisalide in rete, Michele Buonomo e Valerio Calabrese di Legambiente Salerno, Giuseppe Ventre della Fondazione Polito, Dario Leo, presidente di Sognoattivo APS.
“L’associazione è nata grazie a mio fratello – ha raccontato Dario Leo di Sognoattivo – scomparso pochi anni fa. Il nostro compito è quello di accompagnare ragazzi diversamente abili in gare podistiche dove si corre insieme ad altri ragazzi normodotati. Oggi siamo 11 atleti speciali con circa 20 atleti di supporto. Siamo stati felicissimi di partecipare a questa iniziativa che può far solo del bene a questi ragazzi, facendo capire che lo sport non è solo per i normodotati ma anche per i diversamente abili”.
“Abbiamo fondato un centro sul territorio per dare supporto concreto alle donne vittime di violenza – ha spiegato Roberta Bolettieri – Il nostro obiettivo è aiutare queste donne, favorendo la loro partecipazione attiva in un contesto sociale, lavorativo e magari anche sportivo”.
“Il messaggio che vogliamo lanciare oggi è quello dello sport come veicolo per creare opportunità sul nostro territorio a favore dei giovani – ha spiegato Antonio Vitolo – Il Gruppo Logos, fondato da Aniello Baselice, rappresenta un riferimento nella lotta alle dipendenze e iniziative come queste possono accendere i riflettori su questa tematica”.
“Con questa iniziativa cercheremo di sensibilizzare le società sportive sulla questione del passaporto ematico – ha affermato il dottor Giuseppe Ventre della Fondazione Fioravante Polito – Abbiamo già rapporti con le istituzioni sportive come Coni e Figc e con le scuole, ma iniziative come Salernum Arcobaleno, a cui siamo felicissimo di aderire, ci permettono di diffondere in maniera ancora più capillare il nostro messaggio”.
“Invisibile è una realtà che tratta il tema dell’autismo, soprattutto relativo ai bambini – ha affermato Vincenzo Gallo, membro dell’associazione Invisibile Realtà – che si impegna in attività sociali o ludiche nell’ottica dell’inclusione di questi bambini. Con il Salernum abbiamo già organizzato iniziative come quella dello scorso anno in occasione della Giornata Internazionale dell’Autismo”.
Sport, sociale ed anche ambiente, come sottolineano Michele Buonomo e Valerio Calabrese di Legambiente: “Grazie a questo progetto puntiamo a creare un connubio tra sport e l’ambiente – ha dichiarato Buonomo – che possa fornire un esempio positivo ai giovani. Stiamo lavorando con il Salernum per piantare degli alberi in un’area da definire. Piantare un albero significa investire sul nostro futuro, alimentare una speranza”.
“Abbracciare determinati temi è sempre importante – ha dichiarato Calabrese – Sport e ambiente sono due mondi che possono e devono viaggiare di pari passo poiché investono sul futuro delle persone e del nostro ecosistema”.