Ad aprire gli interventi quello di Danilo Beniamino Di Leo, Presidente di Pride Vesuvio Rainbow, associazione promotrice dello Scafati Pride. Di Leo ha ricordato l’importanza dei pride soprattutto nei piccoli o medi centri della provincia italiana. Dopo un rapido ricordo dei pride di Pompei, Sorrento e quello dello scorso anno a Torre Annunziata, nel suo intervento ha posto l’accento – anche attraverso la propria esperienza personale – sulle difficoltà che ancora oggi si incontrano nel nostro Paese, ed in particolare in provincia, nel vivere serenamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere.
A seguire sono intervenuti Manuel Masucci, in rappresentanza di Corto Circuito e Pier Paolo Patti per la Casa del Popolo di Scafati, il primo ha descritto la piattaforma politica dello Scafati Pride e sottolineato l’intersezionalità delle nostre lotte, dalla sanità pubblica alla scuola, dalla questione ambientale e dalla tutela della legalità al contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza, mentre Patti ha descritto tutti gli aspetti organizzativi della manifestazione, che ovviamente porta anche a Scafati le istanze delle persone LGBTQI+ che purtroppo in Italia non hanno ancora oggi il pieno riconoscimento di molti diritti civili tutelati in tutte le grandi democrazie occidentali, tranne che nel nostro Paese, e sono di contro infatti sempre più spesso vittime di discriminazione e violenza.
In un lungo intervento il Sindaco ha ribadito il sostengo del Comune di Scafati al Pride e la sua presenza sia al pellegrinaggio per le il Rinnovamento dello Spirito e sia allo Scafati Pride, entrambi previsti in città il prossimo sabato. Il Sindaco ha concluso – pur polemizzando sull’arrivo in Piazza Vittorio Veneto del corteo –auspicando che da Scafati, sabato prossimo, parti un messaggio di libertà e civile convivenza.
Ultimo intervento quello di Giulia Molino, cantante e artista e soprattutto orgoglio scafatese. Giulia ha posto la sua attenzione sulla costante violazione dei diritti civili nel nostro Paese e da giovane possibile madre sulla paura di avere un figlio in un Paese che discrimina le famiglie, dividendole solo in base all’orientamento sessuale dei propri genitori.
Bello e importante il messaggio anche di Monica Cirinnà, anche lei madrina dello Scafati Pride e che sfilerà con noi sabato prossimo.
“Sono orgogliosa di essere stata scelta come madrina del Pride di Scafati. Viviamo un momento storico difficile per la comunità LGBTQIA+ che vede arretramenti gravi sulle conquiste fatte in questi anni – scrive la Cirinnà sulle proprie pagine social – Dalla legge sulle unioni civili, nessun passo avanti è stato fatto. Anzi, assistiamo a gravi passi indietro. Da alleata della comunità LGBTQIA+ sarò a Scafati per sostenere le sue istanze, legittime. Resteremo nelle piazze: donne, persone LGBTQIA+, migranti, disabili, precari, disoccupati, famiglie perché solo restando uniti possiamo pensare di difendere i diritti e la libertà”.
Erano presenti le associazioni LGBTQI+ e le associazioni organizzatrici dello Scafati Pride: Pride Vesuvio Rainbow, Coordinamento Campania Rainbow, ALFI le Maree, AGEDO, Antinoo Arcigay Napoli, Corto Circuito, Casa del Popolo Scafati, Libera, ARCI e ANPI. Ha moderato Alfonso Romano.
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