Alla spicciolata mister Sousa sta ritrovando tutti i calciatori reduci dagli impegni con le rispettive nazionali. La preparazione della gara col Torino entra nel vivo, così come il tecnico ed il suo staff iniziando ad approfondire le discussioni riguardo al modo in cui affrontare l’impegno coi piemontesi. La squadra di Juric ha giocatori di gamba sulle corsie esterne, centrocampisti in grado di “far legna” e sottopunte che non assicurano solo qualità, ma anche equilibrio nella fase di non possesso. E in avanti c’è Zapata. Non serve aggiungere altro, visto il pedigree dell’ex Atalanta. Nella fase difensiva, però, il Toro qualcosa la concede e, di conseguenza, la Salernitana dovrà cercare di capitalizzare le occasioni che riuscirà a creare. La sensazione è che le due squadre si sfideranno “a specchio” e che, di conseguenza, i duelli individuali potranno far pendere l’ago della bilancia nei confronti di una o dell’altra contendente. Sulle corsie laterali, il “ripescato” Mazzocchi e Bradaric avranno il loro bel da fare contro Vojovoda e Bellanova. In mezzo al campo, se Coulibaly ed uno tra Legowski e Bohinen dovranno cercare di ridurre l’apporto di Ricci e Vlasic, a Candreva e ad uno tra Cabral e Kastanos spetterà il compito non solo di creare la superiorità ma anche di portare il pressing alto sui portatori di palla avversari (Linetty ed uno tra Tameze ed Ilic). Il terzetto difensivo è bello e fatto, con la conferma di Lovato, Gyomber e Pirola a guardia della porta di Ochoa. Come riferimento avanzato è in atto il ballottaggio tra Botheim e Ikwuemesi, anche se Sousa non tanto lunedì ma in futuro se l’indisponibilità di Dia (atteso entro il week end in città) dovesse prolungarsi, potrebbe valutare pure l’ipotesi di schierare Cabral falso nueve. A gara in corso potrà far comodo l’esuberanza di Tchaouna e Martegani