“Aggressione ai danni di un delegato sindacale FP CGIL, cui ha assistito, suo malgrado, anche il segretario organizzativo D’Aniello della UIL FPL, recatasi al segretariato sociale proprio per ascoltare i lavoratori. Aggressione che manifesta tutto il malcostume sociale che riversa sugli operatori, con violenti attacchi fisici e verbali, il malcontento”.
“Purtroppo gli uffici sociali sono diventati uffici di frontiera, garantendo sostegno in situazioni di fragilità economica e socio-relazionale, laddove la soppressione improvvisa di misure di sostegno al reddito familiare rende i cittadini spesso esasperati ed esagitati. La delicatezza del servizio svolto non può essere sottaciuta e sottovalutata: gli assistenti sociali, i sociologi, gli psicologi, gli educatori, gli amministrativi assegnati agli uffici sociali non possono essere lasciato soli”.
“Non è più concepibile che non siano garantiti neanche i livelli elementari di sicurezza, fosse anche un citofono e/o un cancello chiuso che faccia da filtro, che non sia previsto un presidio di vigilanza. Ribadiamo con forza di essere solidali e vicini agli operatori del segretariato sociale e a tutti i lavoratori che ogni giorno con impegno e dedizione garantiscono i servizi socio-sanitari-assistenziali. Ma con altrettanta forza ribattiamo che siamo stanchi del ripetersi di questi episodi, siamo stanchi di continuare a raccontarli senza che le istituzioni assumano iniziative concrete per la sicurezza sui posti di lavoro”.
“Urge un incontro immediato con la direzione tecnico-strategica per trovare soluzioni condivise, per potenziare la sicurezza di tutti gli operatori nei luoghi di lavoro, per aumentare la tutela del bene pubblico, per sostenere un tessuto economico-sociale che si sta pian piano sgretolando. Chi si prende cura del benessere dei cittadini deve essere tutelato e messo nelle condizioni di affrontare il proprio lavoro in totale sicurezza e serenità” concludono i segretari Capezzuto e Bracciante”.