A maggio scorso – circostanza riferita, carte alla mano, nel corso dell’interrogatorio di ieri – l’idraulico battipagliese – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – fu visitato dai medici del pronto soccorso del nosocomio di via San Leonardo, che gli diagnosticarono uno stato d’ansia.
Proprio dai “dolori” dell’idraulico – sempre attenendosi alla sua versione, che sarebbe comunque ritenuta attendibile dagli inquirenti – e dal desiderio di recarsi in una clinica del capoluogo per una visita, avrebbe avuto origine la lite di mercoledì, culminata nel macabro femminicidio.
E’ per questo che l’avvocato difensore dell’omicida spinge per una consulenza psichiatrica.