Un contenzioso – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – che, adesso, mette a rischio i fondi – tanti – ottenuti dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito dei soldi messi sul piatto dal Pnrr e dalla missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
È stata fissata per il prossimo 11 ottobre la camera di consiglio sul ricorso presentato dalla società “Pappacena Salvatore srl” contro l’esclusione dell’operatore economico dall’appalto e la contestuale assegnazione della progettazione definitiva, esecutiva e del cantiere alla società “Iennaco & C. srl” per l’intervento di demolizione e ricostruzione della vecchia sede del ProfAgri in via delle Calabrie.
Un intervento imponente, da 6.8 milioni di euro, che prevede l’abbattimento dell’attuale plesso – che ha oltre mezzo secolo di vita – con la ricostruzione di un nuovo edificio al passo con i tempi e con tutte le tecnologie più avanzate in materia di risparmio energetico e non solo.
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