Tifosi che, dopo la conclusione in crescendo della passata stagione agonistica, e le promesse dalla società, non si aspettava tutte queste sofferenze. E, soprattutto, le tante mortificazioni – specie nelle ultime due trasferte, quelle di Lecce ed Empoli, contro due dirette concorrenti per la salvezza – alle quali è stata costretta ad assistere.
I sostenitori della Salernitana – presenti in numero massiccio (oltre mille), anche allo stadio “Castellani”, in una giornata feriale e in un orario particolarmente scomodo – nonostante la prova incolore, hanno incitato la squadra per tutta la partita. E solo al termine del match hanno manifestato, civilmente, il proprio disappunto chiedendo “maggiore rispetto” per la maglia granata.
Sott’esame sono finiti tutti: la squadra, per l’ennesima prestazione al di sotto delle proprie possibilità, l’allenatore Paulo Sousa per le scelte degli uomini da schierare nell’undici iniziale ma anche del modulo con cui affrontare l’avversario di turno, ma anche – se non soprattutto – il direttore sportivo Morgan De Sanctis, alla quale viene rimproverato un mercato estivo non all’altezza delle ambizioni della piazza.
Critiche, specie sui social, non sono state risparmiate anche alla società e, in particolare al presidente Danilo Iervolino, per aver lesinato gli investimenti e aver concentrato le sue attenzioni più su ristrutturazione dell’Arechi, individuazione di uno stadio provvisorio e scelta dell’area per edificare il Centro sportivo di proprietà che nell’allestimento di una squadra più competitiva rispetto a quella dello scorso anno e nel fare chiarezza nei rapporti ancora molto tesi tra tecnico e ds.
Ma la tifoseria è pronta a continuare a garantire il proprio sostegno incondizionato già a partire dalla probante sfida di sabato sera all’Arechi contro la capolista Inter, che divide col Milan la vetta della classifica, dopo l’inatteso scivolone casalingo col Sassuolo.
Caro presidente dovrebbe chiedere a Sousa se è davvero convinto e contento di allenare questa squadra o cosa chiede per essere contento ( probabilmente altri giocatori ), quindi lei dovrà decidere se accontentarlo o meno a gennaio. La stessa domanda la farei alla squadra, cioè se sono contenti di indossare la maglia granata e se vogliono continuare a essere seri professionisti, avere grinta in campo per 110 minuti, altrimenti la porta è la. Meglio mandare in tribuna chi non ha voglia di indossare la maglia della Salernitana a prescindere da chi è l’allenatore, visto che sono pagati profumatamente.
Alla società Salernitana, prima di cambiare l’allenatore, si faccia chiarezza e se dovesse essere necessario cambiarlo, s scelga uno che guardi prima le caratteristiche dei calciatori e dica chiaramente se il suo credo calcistico è adatto a quei giocatori, altrimenti meglio dare il volante ad altro allenatore.
Prima responsabilità è della società, puntare tutto su Dia e poi virare l’attenzione al centro sportivo, e a ciò che ruota intorno. Seconda responsabilità è del DS che ha fatto un mercato totalmente fallimentare. Difesa horror (nessun acquisto), centrocampo inesistente (Martegani, Tchaouna, Sfait), attacco non pervenuto (ikwuemesi, Stewart) si salva quasi Cabral. Mazzocchi è lontano parente di quello dell’anno scorso, botheim invece è lo stesso (purtroppo). Solo infine Sousa (che chiede Giocatori dal ritiro e De Sanctis si è infastidito! Non serve un altro allenatore, servono giocatori! Siamo nettamente più deboli dell’anno scorso e nettamente i più scarsi della serie A… Cosa vogliamo fare?
Sousa non è certo un allenatore di livello, ma la colpa del fallimento degli ultimi 2 anni è solo di una persona, inopinatamente scelta dal presidente per sostituire il DS del miracolo del 7%. Abbiamo visto nelle ultime due stagioni liti con allenatori, giocatori presi a casaccio, figuracce con calciatori (vedi Verdi), errori madornali come con Djuric e quest’anno Bonazzoli, nessun tipo di pianificazione, spese assurde per elementi non adatti alla serie A, e il caso Dia che la dice lunga sulla mancanza di capacità nel gestire certe situazioni. Il tutto condito da un quint’ultimo posto in un campionato ultra-mediocre l’anno scorso e una probabile retrocessione quest’anno.
accse solo alla societa e direttore sportivo,questa squadra e scarsa che colpa ha l allenatore se non hai una punta buona ,un centrocampo che non sa costruire e una difesa che fa acqua da tutte le parti
ma cosa vi criticate il presidente! se non riscattava DIA con 12 ML cosa gli facevate? Ha messo più soldi quest’anno che l’anno scorso(quando la campagna acquisti la fece coi ricavi della vendita di Ederson). Tutt’al più gli si può chiedere di cambiare Sousa o DE Santis, di incitare e stimolare i calciatori, ma non dite più che non ha cacciato i soldi
Fate sempre la spesa col portafogli degli altri!