Venticinque primi cittadini hanno sottoscritto un documento di protesta inviato alla Regione Campania e al ministro dell’ambiente. Il documento porta la firma dei sindaci di Castelnuovo Cilento, Postiglione, Campora, Castelcivita, Roccadaspide, Capaccio Paestum, Aquara, Castel San Lorenzo, Felitto, Piaggine, Controne, Bellosguardo, Ottati, Pollica, Altavilla Silentna, Moio della Civitella, Corleto Monforte, Oliveto Citra, Sant’Angelo a Fasanella, Cuccaro Vetere, Roccagloriosa, Campagna, Futani, Cannalonga e Castellabate
«Un documento forte – dice – il sindaco di Aquara Antonio Marino -. Dinanzi ad una emergenza che ha raggiunto livelli insostenibili noi sindaci abbiamo il dovere di dare voce, con una iniziativa concreta, alle richieste di aiuto dei nostri cittadini, notevolmente danneggiati». La presenza degli ungulati rappresenta un grave problema per gli abitanti di tutto il Cilento e non solo, e sta mettendo a rischio diversi tipi di raccolto. Intere colture e strutture ogni giorno vengono distrutte. I cittadini di molti centri dell’entroterra cilentano sono esasperati».
«I cinghiali – ribadisce Marino – entrano ormai nelle nostre abitazioni ma cosa ancora più grave chi governa non ha certo chiesto il nostro permesso prima di portarceli dentro casa. Ce li siamo trovati e basta. Prima di immetterli sul nostro territorio non ci hanno chiesto il consenso. Ci siamo trovati con queste brutte bestie senza sapere. Ora vorremmo sapere chi ha deciso per noi perché ci hanno procurato un danno gratuito».
Tutti i sindaci – si legge nella missiva -chiedono ad ognuno per quanto di competenza – che vengano adottate misure di sicurezza urgenti ed idonee – divenute improcrastinabili – volte ad eliminare e/o limitare radicalmente le situazioni di pericolo e di danno connesse alla problematica rappresentata.