“Il territorio salernitano – ha commentato Giovanni Guzzo – è a forte vocazione agricola e sono note le criticità legate allo sfruttamento dei lavoratori rurali. La Provincia di Salerno è in prima linea nella lotta al caporalato. Non possiamo permettere che centinaia di lavoratori, migranti e italiani, vengano sfruttati approfittando del loro stato di bisogno. Stiamo facendo la nostra parte all’interno della rete dei tanti attori, istituzionali e sociali, che nei mesi scorsi ha firmato il Protocollo di intesa regionale per combattere il fenomeno. Ho chiesto e ottenuto, per la Provincia, che la sede del Tavolo regionale di contrasto al caporalato fosse a Salerno. Si trova in via Botteghelle, Palazzo Ex Eredi Caterina. Porteremo avanti un percorso di civiltà e di legalità che tocca il tema dello sfruttamento, della dignità degli esseri umani, del lavoro nero, dell’integrazione. È un fenomeno complesso che va affrontato con uno sforzo corale. Ecco perché è stata costruita la rete a livello regionale, ogni attore dà una sua visione e insieme si può recitare un ruolo importante nel monitorare il fenomeno, nel prevenirlo per evitare che chi cerca lavoro rischi di finire nella morsa dello sfruttamento, nel difendere i diritti dei lavoratori, nell’assistere le vittime a denunciare e a reintegrarsi nel mondo del lavoro. C’è tanto da fare, il Protocollo è un grande passo in avanti, fortemente voluto dall’assessore regionale Mario Morcone e grazie alla sensibilità del presidente Vincenzo De Luca. Siamo impegnati per restituire dignità al lavoro sul nostro territorio”.