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Il DS De Sanctis: “Il piazzamento finale giudicherà il lavoro. In rosa anche Simy”

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Alla conferenza di presentazione del nuovo mister c’era anche il Direttore Sportivo Morgan De Sanctis che ha tirato le somme di questi primi mesi difficili della stagione della Salernitana: “Ieri col presidente ho usato la parola frustrazione. Per un dirigente è importante rivivere e ricontestualizzare il motivo delle scelte. Questo sentimento è durato poco perchè di fronte a noi abbiamo l’obiettivo e l’esigenza di svoltare e ripartire, il bene assoluto della Salernitana è la salvezza”.

“L’obiettivo finale decreterà la qualità del lavoro svolto, quello che succede durante è figlio di un mondo del calcio che presenta critiche positive o negative a seconda di come vanno le cose. Da quanto sono arrivato ho usato la stessa strategia dell’accettare senza problemi ogni critica. Fa parte del mio lavoro e della mia storia di professionista che ha sempre dato il massimo”.

“Ho sempre rispettato tutti, Salerno ha criticità ma anche cose bellissime, ho sempre manifestato il mio entusiasmo, la mia passione e la mia voglia di crescere qui. Vivere l’ultima giornata contro l’Udinese dell’anno scorso con quella festa popolare merita un passaggio di sofferenza durante la stagione, è naturale”.

“Per le scelte di mercato il presidente è stato chiarissimo, saremo chiari anche con i fatti in futuro per rendere questo club che deve diventare sostenibile. Sono un ds giovane, al patron ho promesso delle cose perchè delle cose mi erano state chieste, in questo momento approfittiamo della sua solidità ma non possiamo farlo per sempre”.

“L’allineamento tra proprietà, dirigenza e conduzione tecnica deve essere per forza al cento percento, altrimenti si sbaglia. Ringrazio Sousa e il suo staff per quello che hanno dato alla Salernitana”.

De Sanctis commenta la profondità della rosa adesso a disposizione di Inzaghi

“Abbiamo 24 calciatori di movimento, anche Simy è disponibile. La rosa, per come è stata costruita, ha soltanto mancato l’obiettivo di un difensore di piede sinistro che potesse agire anche da quinto. Nelle uscite in difesa non siamo riusciti a muoverci come volevamo, ma con Sousa abbiamo visto che Kastanos può agire a destra e Mazzocchi a sinistra”.

“A mio avviso, venendo alla domanda, possiamo attuare tutti i moduli e spesso l’atteggiamento tattico dipenderà dall’avversario. La base è il 3-4-2-1, pur con ali che ci consentono di passare al 3-4-3. Martegani, come ciascun tesserato giovane, ha potenziale e di questo ero fortemente convinto. In qualità di direttore sportivo posso dire che mi aspetto di più dallo zoccolo duro, non dai volti nuovi. I “vecchi” devono accompagnare il percorso di crescita dei ragazzi”.

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