Il quotidiano Corriere della Sera, nella sua edizione on line, ha riportato che le quotazioni del metano hanno registrato un’impennata Lunedì 9 e Martedì 10 Ottobre, con un secco +12% giornaliero e un ulteriore +6% nella giornata di Mercoledì 11. I prezzi sul TFF di Amsterdam (il mercato europeo di riferimento) rimangono attorno a 47 euro al megawattora, contro i 36 del 5 Ottobre.
Che cosa accadrà adesso? Dal prezzo del metano sui mercati all’ingrosso dipendono in larga parte anche le nostre bollette, non solo del riscaldamento, ma anche quelle della corrente, perché il suddetto idrocarburo è la materia prima maggiormente utilizzata (50% circa) per produrre energia elettrica (prima ancora di petrolio e idroelettrico).
Secondo i calcoli ufficiali di UNC (Unione Nazionale Consumatori), l’aumento in bolletta della luce per una famiglia tipo sarà dell’ordine di 107 euro, mentre per il gas 154. La bolletta energetica complessiva annua salirebbe quindi di circa 260 euro, anche se bisogna ricordare la volatilità del valore sui mercati.
Inoltre è sempre opportuno rimarcare alcuni piccoli accorgimenti per il risparmio energetico. La cosa migliore da fare sarebbe un investimento per quanto riguarda l’efficienza energetica domestica, l’utilizzo di pompe di calore e di pannelli solari.
Chi non vuole (o non può) effettuare una spesa ingente (che però verrebbe comunque recuperata nel tempo), può stare attento a qualche semplice consiglio: tenere il riscaldamento non oltre 20 gradi, utilizzare l’aria condizionata esclusivamente sui 27-28 gradi, staccare sempre i dispositivi in stand-by, spegnere la televisione quando non si guarda, effettuare lavatrici a temperature basse e con cicli brevi, tenere frigorifero e freezer alle temperature più alte consentite per il corretto mantenimento degli alimenti.
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