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Calcioscommesse, c’è anche Zalewski: per Repubblica avrebbe puntato su suo giallo in Roma-Salernitana

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Continua ad allargarsi il caso del calcioscommesseNicola Zalewski è il quarto giocatore che, sempre secondo Fabrizio Corona, sarebbe coinvolto nello scandalo che nelle scorse ore ha travolto Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. E non è finita qui, perché oltre all’esterno della Roma l’ex re dei paparazzi ha fatto sapere di essere venuto a conoscenza di una cinquantina di calciatori implicati in questa losca vicenda.

Secondo Repubblica, Zalewski avrebbe scommesso sulla sua ammonizione in Roma-Salernitana dello scorso 22 maggio: ha ricevuto il giallo al 94esimo. Altri dettagli sono poi stati aggiunti su Zaniolo: l’informatore di Corona ha tirato in ballo anche la madre del calciatore.

Quelli dell’ex giallorosso “sarebbero veri e propri affari di famiglia – si legge su Dillinger, il sito di Corona – nel giro di scommesse sarebbe coinvolta anche Francesca Costa, la madre del calciatore della nazionale che avrebbe un suo ruolo. Pare infatti che gestisse gli affari del figlio e fosse a conoscenza di tutti”. Zaniolo è stato ascoltato come persona informata dei fatti e poi è stato indagato: l’ipotesi di reato formulata dalla procura di Torino è di esercizio abusivo dell’attività di scommesse, che può essere punito secondo la legge da 6 mesi a 3 anni di reclusione. L’iscrizione al registro degli indagati di Zaniolo e Tonali è per il momento un atto dovuto, dato che consente agli inquirenti di sequestrare i cellulari dei calciatori.

“È evidente – ha dichiarato Gabriele Gravina, presidente della Figc – che purtroppo sia una vicenda improvvisa, è meglio essere chiari altrimenti rischiamo di incorrere in una serie di errori di valutazione. Abbiamo risposto con grande sensibilità e coerenza, con grande rispetto per le istituzioni, per i ragazzi e soprattutto per la maglia azzurra”. Stiamo parlando di una delle piaghe sociali che in questo momento interessa diversi giovani, tantissimi concittadini. La ludopatia non è un problema del calcio – ha chiosato Gravina – ma una piaga sociale. Corrode dall’interno, corrode senza guardare in faccia”.

Fonte: liberoquotidiano.it

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