Conosciuta anche come ‘Rosetta ‘e monache’ (Rosetta delle monache, ndr), era esponente di vertice del clan, ed imputata in diversi processi.
Si riteneva che fosse a capo della Nuova camorra organizzata durante i periodi di detenzione del fratello. Si costituì nel 1993 per scontare 6 dei 10 anni di una condanna in carcere cui era stata condannata. La donna nel 1999 tornó ad Ottaviano dove oggi è morta. Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha vietato i funerali per motivi di ordine e sicurezza pubblica.