“Penso che quando un allenatore torna a casa dopo aver fatto di tutto per la squadra al campo non deve rimproverarsi di nulla. Io amo la passione della gente e dei tifosi: per me questo è ancora il calcio dei tifosi”.
“Tornare in panchina è gratificante, cercherò di farlo al massimo. La squadra è forte, il presidente ha entusiasmo, il direttore ha giocato con me; quando ho avuto questi ingredienti sono arrivati i risultati. Abbiamo una squadra che ci permette di giocarcela, ora siamo penultimi ma abbiamo una grande tifoseria, trascinante. Dobbiamo essere bravi noi a fare poche parole e tanti fatti. Io credo nella squadra. Ci sarà tanto lavoro da fare, è una squadra che deve salvarsi ma con il lavoro duro i risultati arriveranno“, conclude.
Sulla scelta di essere diventato allenatore: “Io faccio le scelte per passione. Quello che mi ha spinto ad allenare è stato voler dare ai miei giocatori gli insegnamenti che ho imparato nel corso della mia carriera: è un lavoro difficile ma bellissimo. In questo mi aiuta anche la mia famiglia, sono davvero fortunato”.
Sulle critiche: “Sono riusciti a fare polemica su di me dopo una tripletta. In Italia siamo sempre stati così: dobbiamo cercare di apprezzare un po’ di più quello che abbiamo. Le critiche, quelle giuste, fanno bene. Gli allenatori italiani sono bravi e devono essere apprezzati in Italia, non all’estero. Lo stesso discorso vale per i giovani calciatori: bisogna dargli fiducia”.
Sulla Nazionale: “La Nazionale italiana è in ottime mani, ci vuole un po’ di pazienza. Mi auguro che la Nazionale torni a fare bene, abbiamo vinto un Europeo e mi auguro che l’Italia torni ad essere forte”.
Poi sul calcio italiano Inzaghi sottolinea come “noi italiani dobbiamo apprezzare di più quello che abbiamo in casa. Gli allenatori italiani sono bravi, spero non debbano andare in giro in Europa ma che vengano apprezzati in Italia. L’Under 20 ha fatto Europeo bellissimo, Under 19 ha perso il mondiale in finale. I giovani italiani sono bravi, bisogna dargli fiducia“.
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