Come ottimizzare la gestione degli asset fiscali e l’obbligatorietà del visto di conformità per l’utilizzo dei crediti.
L’utilizzo dei crediti fiscali è disciplinato da normative di carattere generale che devono necessariamente essere connesse con le disposizioni previste dai relativi settori specifici, la cui conoscenza è essenziale per un’efficace gestione degli stessi crediti, non solo per le persone giuridiche, che di certo sono le maggiori utilizzatrici dei crediti fiscali, ma anche delle persone fisiche, soprattutto alla luce dell’introduzione dei bonus edilizi.
Per le società, oltre all’uso più classico della compensazione, è bene ricordare che i crediti d’imposta possono essere trasferiti all’interno dei gruppi di imprese, con il risultato di ottimizzare la gestione finanziaria del saldo debitorio nei confronti dell’Erario di ogni società del gruppo e, quindi, a vantaggio dell’intero gruppo societario.
Inoltre, i crediti fiscali, in taluni casi, possono essere ceduti onerosamente a terzi seppur osservando le formalità previste dalle singole casistiche.
Come specificato nella Relazione annuale sulle spese fiscali 2022 del MEF, è opportuno chiarire che con il termine crediti d’imposta si intendono:
1. sia i crediti d’imposta tout court, derivanti dalla liquidazione di tributi e fruiti generalmente nella stessa dichiarazione, che consistono in vere e proprie eccedenze d’imposta versate per importi superiori a quelli effettivamente dovuti;
2. sia i crediti d’imposta di natura agevolativa o con finalità di sussidio, riconducibili all’emanazione di incentivi per lo sviluppo economico o di misure di sostegno riconosciute in occasione di calamità naturali o altri eventi.
Tale distinzione è ampiamente ripresa dalla letteratura tributaria che distingue:
1) crediti dal rimborso o da indebito che discendono da un versamento indebito oggettivo originario (articolo 2033, Codice civile);
2) 2 crediti da restituzione o da indebito sopravvenuto o da strumenti liquidatori (eccedenza di acconti o ritenute a titolo di acconto);
3) 3 crediti d’imposta volti a eliminare la doppia imposizione (imposte pagate all’estero) o a fini perequativi;
4) 4 crediti d’imposta con natura di incentivo o agevolazione fiscale (bonus fiscali).
Per ogni credito fiscale usato occorrerà effettuare verifiche prima della presentazione della dichiarazione dei redditi sulla base anche della documentazione predisposta. In caso di errori di utilizzo dei crediti, il ravvedimento operoso potrà eliminare il rischio fiscale di sanzioni e interessi.
La circolazione dei crediti fiscali si basa su tre direttrici:
1 utilizzo diretto con compensazione orizzontale tramite F24 o con compensazione verticale;
2 cessione verso terzi o interna al gruppo (ad esempio, consolidato fiscale);
3 operazioni straordinarie.
Per la compensazione c.d. orizzontale si dovrà considerare:
– soglia annua inferiore o pari a 5 mila euro;
– soglia annua maggiore di 5 mila euro, con obbligo di apposizione del visto di conformità, che dovrà essere rilasciato da un Professionista all’uopo autorizzato o da un CAF – Società di Servizi Professionali.
Ove si opti per la cessione del credito fiscale si rende necessaria sia la preventiva presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito, sia l’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione del cessionario. Sulla dichiarazione del cedente, l’apposizione del visto è obbligatoria per crediti superiori a 5 mila.
Relativamente alla cessione dei crediti agevolati è da evidenziare che il quadro normativo è piuttosto disomogeneo in considerazione della circostanza che alcuni non sono cedibili (come il credito ricerca, sviluppo, innovazione e design), altri, per converso, sono cedibili solo per intero seppur con determinati vincoli (come il credito d’imposta per digitalizzazione e ristrutturazione delle strutture alberghiere).
Certamente la materia è di preminente interesse per società che generano un volume significativo di credito d’imposta, la cui corretta gestione si pone quale condicio sine qua non per un potenziale risparmio in termini fiscali, pertanto è sempre consigliabile consultarsi con un Professionista che possa indicare il corretto e più vantaggioso utilizzo dei crediti d’imposta.