Tra queste il posizionamento – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – di pedane che consentano a chi passeggia di attraversare il cantiere per passare da un lato all’altro del Corso, senza doverlo attraversare lungo tutto il perimetro prima di svoltare.
Proprio l’installazione delle passerelle – che sembrerebbe un palliativo tutto sommato semplice da realizzare – è stata valutata come una soluzione irricevibile per l’impresa che teme questa ipotesi innanzitutto per questioni di sicurezza.
In pratica il cantiere verrebbe “spezzato” con il conseguente possibile ulteriore rallentamento dei lavori e il rischio – correlato – di comportare un danno per l’impresa che, poi, dovrebbe rivalersi sul Comune.
Ma quali passerelle!!!! I lavori devono correre spediti, lavorando anche il sabato e, magari, con qualche maestranza in più ogni giorno! Piuttosto mi sto chiedendo perchè ci son voluti cinque mesi per sostituire l’impresa aggiudicataria dell’appalto che ha dovuto rinunciare.