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Statale Amalfitana, code e caos: Distretto Turistico chiede di rimodulare orari chiusura

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Chilometri di coda ieri mattina sulla Statale Amalfitana per la chiusura a finestre dovuta ai lavori di messa in sicurezza della strada al km 25.300 in territorio di Conca dei Marini. La chiusura della strada nelle ore di punta, dalle 8.30 alle 10.30, dalle 11.30 alle 13.00, dalle 14.30 alle 17.00 sta mettendo in crisi la circolazione in Costa d’Amalfi. Con gravi disagi per i residenti e i visitatori. Ieri mattina una coda chilometrica si è accumulata da Capo di Conca fino ad Amalfi, promettendo che scene simili si ripeteranno nel corso del mese di chiusura in programma.

In previsione di un tale scenario, nella giornata di lunedì il Distretto Turistico Costa d’Amalfi aveva inviato una Pec all’attenzione di Anas nella quale aveva fatto presente che le chiusure così modulate, in un periodo che è ancora alta stagione turistica, avrebbero originato disagi agli automobilisti e danni all’economia locale, che di turismo vive.

Il presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi Andrea Ferraioli spiega “Sulla base di tali premesse, abbiamo proposto di collaborare mettendo a disposizione i dati sui flussi di mezzi e persone che raccogliamo attraverso i sensori del progetto “Turismo e mobilità” in base ai quali abbiamo i dati certi su quali siano le ore di punta per il traffico e quali siano le ore con un minore afflusso di mezzi. In questo modo gli orari di apertura e chiusura potrebbero essere modulati in modo tale da non bloccare il traffico nelle fasi di transito più intenso. Non abbiamo mai ricevuto risposta.

Per la chiusura a finestre, che in base a quanto stabilito sarà fino al 17 novembre 2023, viene confermata la proposta da parte del comparto turistico di valutare una rimodulazione.

Ferraioli aggiunge: “L’auspicio è che, visti i chilometri di coda che abbiamo visto formarsi, si possa aprire un tavolo di collaborazione per individuare orari diversi sulla base di dati certi, in modo da dare risposte al territorioNoi siamo pronti a collaborare, così come abbiamo auspicato nella comunicazione inviata ad Anas, nella quale abbiamo caldeggiato l’apertura di un confronto costante e di una maggiore collaborazione con le rappresentanze aziendali del territorio

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