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Vigili del fuoco, presidio sotto la Prefettura di Salerno: denunciate diverse criticità

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I vigili del fuoco di Salerno in sciopero, oggi, venerdì 20 ottobre. Diverse le criticità lamentate, tra cui la carenza di personale e la precaria organizzazione del lavoro interna.

La manifestazione di protesta, organizzata dalla Cgil Funzione Pubblica Salerno, ha preso vita dalle ore 9 in piazza Amendola nei pressi della Prefettura.

Secondo i sindacati, il Comando provinciale dei VVFF vive una carenza di personale molto importante: “Secondo quanto previsto dal D.M. del 20/07/2022 in pianta organica su tutto il territorio provinciale sarebbero previsti 508 operatori, mentre ad oggi ne sono presenti 409, una carenza pertanto pari al 20%“.

I Vigili del Fuoco lamentano una organizzazione del lavoro interna precaria, “per non dire caotica, – scrivono dal sindacato – che non consente una giusta organizzazione del servizio sul territorio, a discapito ovviamente della cittadinanza. Più volte la FP CGIL ha provato ad indirizzare una discussione volta al superamento di alcune criticità, ma da parte del Comandante non sono mai giunte determinazioni tali da immaginare un reale volontà di venire incontro alle esigenze dei lavoratori“.

Le criticità, inoltre, si evidenziano soprattutto a Salerno città dove, presso le due sedi, dove il numero di operatori dei vigili del fuoco è di gran lunga inferiore a quello previsto: 108 unità rispetto alle 140 necessarie secondo il Decreto Ministeriale .

A Salerno città è stata prevista una sola e unica “partenza di servizio”, per coprire un territorio di competenza pari a 220.000 abitanti. Per non parlare della presenza limitrofa ad una delle due sedi cittadine dell’area portuale, che per interventistica particolare e per numero di accessi annui, necessiterebbe di una maggiore copertura del servizio“, continuano dal sindacato.

I dati dell’ADSP Mar Tirreno Centrale, in riferimento all’anno 2022, ci parlano di 64.000 presenza per lo snodo crocieristico, 1 milione di passeggeri per le vie del mare, 1 milione e mezzo di tonnellate di materiali trasportati, i circa 400 bunkeraggi da bettolina e autobotte, e le quasi 3.000 imbarcazioni da diporto dislocate tra il Molo Manfredi e il porto Masuccio salernitano con annesso distributore di carburante. E’ impensabile, pertanto, far fronte a tutte questa serie di attività nelle condizioni organizzative esistenti e con la carenza di organico sopra rappresentata“, l’affondo.

I rappresentanti della Fp Cgil hanno poi aggiunto che, sebbene dal sindacato fosse stata avviata una discussione con il Comando provinciale per addivenire a soluzioni migliorative, “è venuto a mancare il confronto con il Dirigente che, nel tempo, ha intrapreso determinazioni in piena solitudine, senza né informativa e né confronto con le Organizzazioni sindacali“.

Non per ultimo vanno segnalate le criticità relative al programma di addestramento del personale e la formazione per l’utilizzo di tutte le attrezzature di servizio. Il Comando provinciale inoltre necessiterebbe di una serie di interventi importanti di manutenzione a bagni, spogliatoi e luoghi comuni, per ristabilire la salubrità degli ambienti cosi come previsto dalle normative vigenti in tema di sicurezza sul lavoro“, la conclusione.

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