“Con apposito ordine di servizio n. 80 del 17 ottobre 2023, a noi è stato detto che la Direzione della Casa Circondariale di Salerno avrebbe proceduto ad assegnare un Commissario di Polizia Penitenziaria distaccato dal Dap presso la segreteria d’Istituto, e tanto in sostituzione di un funzionario amministrativo transitato nel frattempo in altra amministrazione.
La cosa che fa riflettere è che, a quanto pare la Direzione avrebbe anche comunicato detta assegnazione al Prap della Campania, non ricevendo tuttavia alcun veto in merito al conferimento dell’incarico al suddetto Commissario di Polizia Penitenziaria.
Noi, in tutta onestà, siamo fortemente contrariati dalla scelta di impiegare un Commissario del Corpo in segreteria, anche perché, tra le altre cose, l’istituto in questione risulta privo di un vice comandante titolare – hanno denunciato dal Sappe – Il vice comandante infatti risulta assegnato senza interpello presso il Ntp di Salerno”.
Stando a quanto denunciato dal sindacato il Provveditorato avrebbe affidato l’incarico di vice comandante al dirigente di Polizia Penitenziaria in servizio presso la struttura di Vallo della Lucania, chiamato a recarsi a Salerno per tre giorni a settimana. “Insomma un vero e proprio caos gestionale dei dirigenti e commissari di polizia penitenziaria campani!
L’esigenza di tali movimentazioni e assegnazioni di incarichi non sembrano essere dettate da vere e proprie esigenze di servizio ma, ci siamo permesso dirlo, appaiono scaturire da una censurabile gestione amministrativa e contabile da parte del Prap – hanno aggiunto dal Sappe – In molti casi, infatti, queste movimentazioni, non necessarie, sono state accompagnate da provvedimenti di missione con verosimile danno all’Erario.
Inoltre, presso il carcere di Salerno ci sono diverse criticità riguardanti la gestione dei servizi da parte del Comandante di Reparto che continua ad accentrare a sé il servizio modificando quello predisposto dall’ufficio servizi e notificato al personale.
Tutto ciò crea non pochi problemi nella vita familiare dei poliziotti in servizio comportando anche un forte stress pisco -fisico al personale”.
Tra le altre perplessità evidenziate il personale trattenuto in servizio senza conoscere l’orario di fine del turno lavorativo. Lo scorso 11 ottobre, infatti, un’unità avrebbe svolto dapprima il turno 8:00-14:00 al centralino e poi il turno 14:00-20:00 al femminile, accusando successivamente un preoccupante innalzamento della pressione arteriosa che ha costretto l’unità in parola ad essere ricoverata in ospedale.
Il personale dei colloqui a causa delle continue autorizzazioni non programmate di colloqui visivi e video chiamate verrebbe trattenuto in servizio fino alle ore 21, quando invece il programmato turno di servizio dovrebbe terminare alle ore 18.
“Ad aggravare questa situazione è la discutibile gestione dei detenuti di sesso maschile che per mancanza di spazi sono allocati presso il transito della sezione femminile, creando disagio e stress, non solo alle poliziotte penitenziarie ma anche alla stessa utenza.
Si tratta di nuovi giunti e detenuti con isolamento sanitario per scabbia. Sempre il giorno 11 ottobre, sembrerebbe che un detenuto con isolamento sanitario per scabbia sia stato fatto uscire dalla sua cella senza alcun dispositivo di protezione, con autorizzazione del Comandante e portato presso gli uffici di sorveglianza generale, rischiando d’innescare una vera e propria epidemia – hanno denunciato ancora dal Sappe – Non solo, a noi è stato riferito che un detenuto posto in isolamento sanitario per scabbia avrebbe anche avuto il permesso di effettuare colloqui con i propri congiunti, cosa, a nostro avviso assai pericolosa, tanto per la richiesta di risarcimento che potrebbe essere avanzata da coloro i quali potrebbero essere stati eventualmente contagiati, quanto per il personale di Polizia Penitenziaria chiamato a vigilare nelle sale colloqui.
Presso la Casa Circondariale di Salerno la gestione dei detenuti sembrerebbe assai confusionaria, e tanto è causato anche da discutibili scelte prese da parte della catena di comando del carcere, visto che, a quanto pare, i detenuti anziché chiedere di risolvere qualsivoglia problematica ad appartenenti del ruolo esecutivo e/o di concetto, chiederebbero di colloquiare solo ed esclusivamente con il Comandante di Reparto.
Dopo le varie sollecitazioni avvenute con note della segreteria regionale e generale la situazione è rimasta immutata se non peggiorata.Ad oggi risultano 4 detenuti maschi allocati presso il transito femminile senza alcun intervento da parte del Prap Campania, nonostante sia a conoscenza di tutto”.
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