Ochoa 6.5: schierato in favore di Costil, il messicano dimostra ancora una volta le proprie qualità. La sua parata sensazionale sul colpo di testa di Dragusin salva il risultato nei primi minuti del match, poi viene graziato dai due pali colpiti da Badelj e Retegui. Non può nulla sulla sassata di Gudmundsson.
Lovato 5: fa molta fatica a contenere Retegui, il quale lo anticipa in molte delle contese fisiche tra i due. Nella ripresa cala di energie ed è costretto a uscire dal campo (dal 64′ Legowski 6 ordinato.).
Gyomber 5: come l’ex Verona e Atalanta, il centrale slovacco non riesce a tenere botta con Retegui, rischiando per altro di mettere la parola fine al match dell’avversario con un contrasto, involontario, sul ginocchio già mal messo dell’azzurro.
Pirola 6: rispetto ai due compagni di reparto si fa notare meno, nel bene e nel male. Dalle sue parti Retegui non si fa vedere spesso, perciò il compito dell’ex Monza si limita nella sorveglianza della zona da inserimenti pericolosi dei trequartisti avversari.
Mazzocchi 6: gli va dato il merito di provare a rendersi sempre protagonista nella manovra offensiva campana. Martin non rende la vita complicatissima all’esterno partenopeo, il quale si fa vedere spesso nella metà campo avversaria. Non riesce a coordinarsi al meglio da ottima posizione dopo un ottimo cross messo in mezzo da Sambia. Centra una clamorosa traversa nella ripresa con un colpo di testa che per poco non consegna il pari ai suoi.
Maggiore 5: prova incolore quella dell’ex Spezia. Non riesce a giocare molti palloni, rimanendo decisamente più coperto rispetto all’arrembante Coulibaly. Viene ammonito per una reazione evitabile su un fallo commesso da Malinovskyi a centrocampo. (dal 64′ Ikwuemesi s.v.)
Coulibaly 6: uno dei pochi a salvarsi tra i suoi. A centrocampo è molto più frizzante rispetto al compagno di reparto, uscendo varie volte con i tempi giusti per far riavviare le azioni offensive granata.
Bradaric 5,5: prestazione scialba quella del laterale croato, mai in partita sin dall’inizio. Si fa saltare il più delle volte da Sabelli, il quale può sfruttare i buchi lasciati scoperti dall’ex Lille. Esce dopo i primi 45′. (dal 46′ Sambia 6: dà brio alla fascia destra dei campani, facendosi notare con insistenza nell’ultimo quarto di campo per andare al cross in varie occasioni.
Cabral 5,5: il peggiore nel reparto offensivo della squadra di Inzaghi. Mai incisivo, né con la palla tra i piedi, né negli inserimenti. (dal 77′ Tchaouna s.v.).
Candreva 6: rispetto al normale, agisce molto di più in fase difensiva, abbassandosi sulla linea dei centrocampisti per recuperare più palloni possibili. Da apprezzare l’impegno, ma per un giocatore con le sue caratteristiche non è la strategia più efficace per incidere in attacco.
(dal 46′ Bohinen 6: prende il posto di Maggiore, il quale scala nella trequarti in sostituzione di Candreva. La prova dell’ex CSKA Mosca è tutto sommato sufficiente, senza alcuna giocata degna di nota, agendo in cabina di regia con la giusta efficacia e tranquillità).
Dia 5,5: tra gli uomini offensivi dei campani è quello che prova a dare qualche segnale di speranza in più, ma rispetto alla miglior versione non riesce a incidere più di tanto con i suoi strappi. Prova la conclusione in un paio di occasioni, nessuna però risulta pericolosa per la porta di Martinez. Mezzo voto in meno per il tap-in mancato dopo la respinta della traversa sulla conclusione di Mazzocchi. Sciupa dopo poco ancora il pari
All. F.Inzaghi 5,5: la sua Salernitana, nonostante qualche piccolo segnale positivo, ancora non decolla. L’approccio del secondo tempo è il punto da cui poter ripartire in vista dei prossimi impegni di campionato. Da rivedere assolutamente i posizionamenti difensivi nelle palle inattive.
Fonte oasport.it