Nell’istanza di misure cautelari monocratiche, presentata dall’avvocato Lorenzo Lentini per conto del sindaco Roberto Mutalipassi, si adduceva nello specifico “l’estrema gravità ed urgenza della situazione derivanti dagli effetti dissolutori sugli organi eletti del disposto annullamento della proclamazione degli eletti e delle operazioni elettorali”.
Ma l’impugnazione, contestata dallo stesso Pesce con la presentazione di una memoria difensiva, è stata ritenuta inammissibile atteso che “il rito elettorale in materia di operazioni elettorali di comuni, province e regioni, ha natura speciale, così le relative disposizioni devono essere oggetto di stretta interpretazione”.
A questo punto il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, può procedere alla nomina di un commissario straordinario in qualsiasi momento vista l’esecutività della decisione del Tar.
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