Concorso in corruzione aggravata. Questo il reato per il quale la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 7 indagati. Il gup ha fissato l’udienza preliminare per il 24 novembre. Gli indagati sono: il segretario generale del sindacato Cisal Franco Cavallaro, 58 anni, di Dinami, in provincia di Vibo; il segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, 64 anni, di Roma; Fabia D’Andrea, 58 anni, di Roma, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro; Danilo Iervolino, 45 anni, di Palma Campania (Na), già al vertice dell’Università Pegaso e attuale presidente della Salernitana calcio. Insieme a Iervolino, Fimmanò e Miele sono indagati il segretario generale del sindacato Cisal Franco Cavallaro, di Dinami, in provincia di Vibo; il segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, di Roma; Fabia D’Andrea, di Roma, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro; Antonio Rossi, di Marsala. Cavallaro, secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Napoli, al fine di ottenere la scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal avrebbe corrotto Ferrari e D’Andrea con alcuni “favori”. In particolare (d’intesa con Miele), Cavallaro avrebbe richiesto a Iervolino l’assunzione di Rossi (figlio della Ferrari) quale professore dell’Università Pegaso. Cavallaro è poi accusato di aver pagato una vacanza a Tropea alla Ferrari e al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa di pregio e una cravatta al marito della Ferrari. Avrebbe poi “sponsorizzato” due persone di interesse della D’Andrea.
Fonti Repubblica.it e La Città di Salerno