“Abbiamo 15 ospedali nuovi da completare, il sistema dei trasporti, il piano per l’autonomia idrica…”, ha detto il governatore, facendo capire che intende portare avanti il lavoro nei prossimi anni.
Riguardo ai possibili competitor, gli è stato fatto presente che Roberto Fico potrebbe candidarsi. “Noi siamo buoni samaritani, accogliamo a braccia aperte tutti quelli che si vogliono candidare”, ha risposto De Luca.
Schlein, De Luca ringrazi il Pd, lui eletto grazie al partito
“Il terzo mandato in questo momento non è previsto dalla legge. So che Vincenzo De Luca ha scritto un libro, ricordo che è stato eletto per la prima volta nel 1993, quando io avevo 8 anni. Il titolo giusto del libro dovrebbe essere “grazie Pd”. Il Pd è una grande comunità non è la sua segretaria, e sarebbe giusto ringraziarlo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a Che Tempo che fa, su Nove a proposito del libro del governatore della Campania Vincenzo De Luca il cui titolo è “nonostante il Pd”.
De Luca, nel Pd più perdi e più vai avanti
I termini usati nel suo ultimo libro per definire buona parte dei dirigenti del Pd – “miserabili, poveri uomini, nullità politiche, cialtroni…” – “sono pienamente appropriati”, afferma il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, perchè “nel Pd c’è un metodo di selezione in negativo: più perdi più vai avanti, non si valorizza il merito, ma le correnti, le consorterie, le tribù”.
Intervenendo a Dritto e Rovescio, questa sera su Retequattro, De Luca ha detto che uno come lui dunque “è scomodo, visto che il mio principio irrinunciabile è che ‘la verità viene prima delle bandiere di partito’. E chi non lo condivide vada al diavolo”. “Se vuoi governare l’Italia – ha aggiunto – devi riempire i grandi vuoti programmatici che ha il Partito Democratico: la sicurezza, la giustizia, la palude burocratica, le imprese, il Sud”.
“Bisogna non essere autoreferenziali. Questi – ha aggiunto – parlano una lingua morta, mi riferisco a dirigenti che nei territori di appartenenza nessuno li conosce, non sono in grado di conquistare nemmeno il voto della madre. Un partito che ha questo gruppo dirigente non va lontano, siamo sulla strada del suicidio politico”.
Due cose buone, nel Pd, però secondo De Luca ci sono: “una rete di militanti di base e una rete di amministratori straordinari”. Perchè allora non si attinge a questo bacino? “Gran parte degli attuali dirigenti – è la risposta di De Luca – ha interesse ad avere mezze pippe al fianco perchè, come diceva Gramsci, occorre fare il deserto per emergere e distinguersi. E questo è il risultato”.
Riguardo al governo Meloni, secondo De Luca “ha maturato il vizio di quelli precedenti: l’annuncite, si annunciano cose che poi scompaiono. Gli extra profitti delle banche da tassare, gli asili nido gratuiti, la flat tax, il tempo di lavoro ridotto… tutto scomparso. C’è solo una misura importante: la riduzione del cuneo fiscale, che però vale solo per un anno e dunque non produrrà benefici e i 15miliardi per tagliarlo sono altri debiti che lasciamo a quelli che verranno dopo. Ma era proprio necessario inondare l’Italia di promesse che non si potevano mantenere?”.