Tre le presentazioni di libri in programma:
Domenica 5 novembre alle 18 Tiziana Ferrario autrice di “La bambina di Odessa” Chiarelettere parlerà del libro in dialogo con Annamaria Petolicchio. Seguirà una degustazione.
Lunedì 6 novembre alle 18 Carmine Pinto autore de “Il brigante e il generale”. La guerra di Carmine Crocco ed Emilio Pallavicini di Priola Editori Laterza parlerà del libro in dialogo con Stefania Cavaliere. Seguirà una degustazione.
Martedì 7 novembre alle 18 Karina Sainz Borgo autrice di “La custode” Einaudi presenterà il libro in dialogo con Carmine Pinto e Teresa Addario. A seguire una degustazione.
Il progetto. “Dialoghi-incontri-memorie” è il sottotitolo della rassegna ma anche il senso del progetto che intende promuovere un confronto sui temi più importanti dell’attualità partendo dalla riscoperta delle radici e dalla storia di un territorio, l’antica Picentia, che ha tanto da raccontare. Non a caso gli incontri si svolgeranno in una delle cornici più rappresentative di Pontecagnano, Il Museo Archeologico Nazionale “Etruschi di frontiera”.
«La rassegna culturale “Pikentia Echoes” che si apre il 5 novembre è la prima tappa di un progetto più ampio che proseguirà con diverse iniziative e culminerà con un grande evento a maggio – spiega l’Assessora alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Pontecagnano, Roberta D’Amico – Miriamo a farne il punto di riferimento del territorio avendo come bussola due concetti: partire dalla nostra storia e raccontarla con nuovi valori e significati, offrire spunti di dialogo e di riflessione grazie alla presenza di autorevoli ospiti».
“Diamo il benvenuto ad una rassegna di valore e di contenuto, basata sulla promozione del territorio ma anche della cultura in generale, ad altissimi livelli, che è leva indispensabile per innalzare il livello del dialogo e del confronto in una comunità – ha dichiarato il Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara – Mettere insieme Museo, imprenditoria, letteratura e società civile, significa dare una spinta importante e muoversi in una dimensione più ampia, che raccoglie spunti, incontri e memorie e le consegna ai nostri concittadini”.
Gli autori e i libri. Tiziana Ferrario è una giornalista, inviata di politica estera, conduttrice e scrittrice. È stata corrispondente da New York per la Rai. Per il suo lavoro sui conflitti in Afghanistan, Medio Oriente e Africa, è stata nominata Cavaliere al merito dell’Ordine della Repubblica dal presidente Carlo Azeglio Ciampi. È autrice di diversi libri e nel 2022 ha pubblicato “La bambina di Odessa” che racconta la storia di Lydia Buticchi Franceschi una italorussa nata ad Odessa nel 1923 figlia di un comunista fuggito dall’Italia per non finire nelle carceri fasciste.
Tornata in Italia e rimasta orfana a dodici anni, Lydia partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana, diventa insegnante e poi madre di due figli, fino al giorno che segnerà definitivamente la sua esistenza. Il 23 gennaio 1973 suo figlio Roberto, ventenne, durante una manifestazione all’esterno della Bocconi, viene colpito a morte alla nuca da un proiettile sparato dalle file della polizia.
Carmine Pinto è professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Salerno dove è direttore del Dipartimento di Studi umanistici. Si occupa di storia politica, culturale e militare. Dirige il Centro di ricerca sui conflitti in età contemporanea e la Rassegna storica del Risorgimento. Ha pubblicato vari libri tra cui “Il brigante ed il generale. La guerra di Carmine Crocco ed Emilio Pallavicini di Priola” che narra la grande sfida che si svolse un secolo e mezzo fa sulle rive dell’Ofanto, tra il brigante Carmine Crocco ed il generale Emilio Pallavicini di Priola. Pinto racconta le loro vite parallele e attraverso queste, gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende, la guerra tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime, fino allo scontro finale e al sorprendente epilogo delle loro esistenze.
Karina Sainz Borgo è una giornalista e scrittrice venezuelana che vive in Spagna da dodici anni. È espressione di quella letteratura che i critici hanno definito “letteratura della diaspora venezuelana” o “dell’esodo”. È autrice di alcuni saggi e scrive su “El Nacional” ed “El Mundo”. Il suo primo romanzo “La hija de la espanola” è stato tradotto in trenta paesi. “La custode” è stato definito «un romanzo di lacerante bellezza. Un vero e proprio inno alla pietà umana da una delle autrici più coraggiose del panorama letterario latinoamericano».
Il libro narra la storia di Vistaciòn Salazar, la custode, una donna che nella violenza e nella disperazione di un paese allo sbando decide di fare della cura dei morti la propria missione. Angustias Romero abbandona il suo villaggio con il marito ed i gemelli appena nati per sfuggire ad un’epidemia. Quando durante il viaggio i bambini muiono, Angustias decide di raggiungere il Terzo Paese, un cimitero illegale gestito da Visitaciòn Salazar. Dopo aver seppellito i figli, Angustias abbandonata dal marito, sceglierà di combattere al fianco di Visitaciòn contro i soprusi di Alcides Abundio, il possidente più ricco e temuto della frontiera.