L’immobile è stato realizzato alla fine del XVI secolo. È la penultima torre, in direzione sud da Salerno ad Agropoli, delle sette torri d’avvistamento realizzate nell’ambito del sistema fortificato di difesa costiero del Principato Citra, voluto dall’allora Governatore Giovan Maria de Costanzo. Il sito della torre fu scelto per evitare l’approvvigionamento dei corsari dal vicino corso d’acqua, oltre che per controllare lo spazio di mare antistante. La Torre di Paestum ha collegamento visivo con le analoghe torri di Sele e di San Marco di Agropoli. Circondata da un ampio spazio sterrato, la struttura muraria della torre, che si presenta in buono stato di conservazione, ha le pareti a scarpata e la base circolare che, nella parte inferiore, misura dieci metri e mezzo di diametro.
«È volontà della nostra amministrazione acquisire al patrimonio del Comune la Torre di Paestum e la sua corte pertinenziale – dichiara il sindaco Franco Alfieri – Vogliamo valorizzare tale bene, dalla grande valenza storica e architettonica, attraverso la sua rigenerazione e la sua rifunzionalizzazione. La Torre sarà un valore aggiunto per la località che la ospita e per l’intera Città di Capaccio Paestum».