Per poter compensare crediti tributari in modo “orizzontale” (ossia con imposte di natura diversa) e per importi superiori ai 5.000 Euro è necessario il rilascio, da parte di un professionista certificato, di un visto di conformità nella dichiarazione dalla quale emerge il credito.
Compensazione del credito IVA in modo orizzontale e verticale
A partire dal 1° gennaio 2023, il credito IVA maturato nell’anno 2022 può essere utilizzato in compensazione orizzontale, ossia con altri tributi, solo fino all’importo di 5.000 euro. L’eventuale eccedenza, rispetto alla soglia di 5.000 euro, potrà essere compensata solo a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione e previa rilascio da parte dei soggetti a ciò abilitati del visto di conformità iva.
Per utilizzare in compensazione orizzontale il credito IVA, il contribuente deve utilizzare il modello F24 tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline), o tramite un intermediario abilitato.
Il credito IVA può essere utilizzato in compensazione verticale con somme che abbiano la stessa natura fiscale del credito da compensare, ossia, in questo caso, con l’IVA a debito, anche se supera l’importo di 5.000 euro; in questo caso, non è necessario il visto di conformità.
Limiti alla compensazione del credito IVA
Oltre al limite di 5.000 euro per la compensazione orizzontale, esistono altri limiti alla compensazione del credito IVA:
• Limite annuale di 2 milioni di euro: il contribuente non può compensare crediti IVA per un importo superiore a 2 milioni di euro nell’arco di un anno solare.
• Limite per le startup innovative: le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese possono compensare crediti IVA per un importo superiore a 50.000 euro.
Il visto di Conformità per la compensazione del credito IVA
Il visto di conformità attesta la correttezza dei dati relativi alla dichiarazione IVA dalla quale emerge il credito. In particolare, il visto di conformità è una verifica formale che attesta:
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La regolarità della tenuta delle scritture contabili;
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La corrispondenza dei dati della dichiarazione IVA con le scritture contabili;
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La correttezza dei dati relativi al credito IVA.
Il visto di conformità può essere richiesto anche per compensare il credito IVA in compensazione verticale, ossia con l’IVA, ma in questo caso non è obbligatorio.
Si può dire, pertanto, che la compensazione del credito IVA è un’operazione che consente al contribuente di recuperare un importo di denaro che gli spetta. È importante conoscere le regole che disciplinano la compensazione del credito IVA per evitare di incorrere in sanzioni, è dunque sempre consigliabile affidarsi ad un commercialista, un CAF o una società di servizi professionali per evitare possibili errori.