Ma per avere diritto all’incentivo, che ha importo di 154,94 euro, c’è un requisito economico – come riporta il sito web notizie.virgilio.it – da rispettare.
Il bonus tredicesima per le pensioni
Ammonta a 154,94 euro il bonus tredicesima per le pensioni, che potrebbe essere erogato ai sensi del comma 7 dell’articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2000.
La norma riguarda i titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima.
Il bonus, che viene pagato insieme alla tredicesima nel rateo di dicembre, può essere inoltre erogati ai titolari di forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994.
La conferma del bonus
Il bonus, che è stato introdotto per la prima volta con la legge finanziaria del 2001, è stato confermato dal Governo Meloni. La misura non sarà quindi soggetta a modifiche, e di conseguenza non sarà considerata nell’aumento pari allo 0,8%, previsto col conguaglio di rivalutazione.
Sono esclusi dal bonus i titolari di trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali, prestazioni agli invalidi civili), delle pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e dei trattamenti non aventi natura di pensione.
Per accedere alla misura bisognerà comunque rispettare determinati requisiti, che vengono ristabiliti di anno in anno, e che riguardano l’ammontare annuo della pensione o il reddito complessivo personale.
I requisiti per accedere al bonus
Per poter ottenere totalmente il bonus sarà necessario percepire una pensione, comprensiva delle eventuali maggiorazioni sociali, non superiore a 7.327,32 euro annui. Se il trattamento pensionistico supera tale cifra, ma si mantiene comunque al di sotto di 7482,26 euro annui, si potrà in ogni caso ottenere un bonus parziale.
Nel caso in cui invece la persona che beneficia del trattamento pensionistico sia coniugata, i requisiti sono differenti: bisognerà avere un reddito complessivo personale non superiore ai 10.990,98 euro, oppure un reddito complessivo coniugale inferiore a tre volte il trattamento minimo (quindi, per il 2023, pari a 21.981,96 euro).
Ovviamente per il 2024 la misura dovrebbe essere rivista e, secondo i calcoli attuali, dovrebbero aumentare anche le pensioni minime: +1,5% per i pensionati sotto ai 75 anni, +6,4% per i pensionati sopra ai 75 anni.