Con una lunga ed articolata pronuncia, il Tribunale ha rilevato che il Piano regionale, adottato d’intesa con il Ministero della Salute, costituisce corretta attuazione della normativa dell’Unione europea e delle circolari ministeriali sotto tutti i numerosi profili esaminati.
La sentenza accerta anche che la Giunta regionale ha assicurato, nell’esercizio della propria competenza, adeguate e ragionevoli misure di prevenzione, che implicano la necessaria valutazione comparativa tra interesse pubblico alla più tempestiva e rigorosa tutela igienico-sanitaria e quello dell’allevatore ad evitare l’abbattimento di capi che potrebbe rivelarsi non necessario.
Con specifico riferimento alla vaccinazione dei capi – di cui i ricorrenti chiedevano un uso massivo – la sentenza rileva che la normativa comunitaria (Reg. UE 689/2020) non prescrive, bensì’ rende facoltativa l’attuazione di programmi di vaccinazione per l’eradicazione delle malattie.