Sono stati i carabinieri e la procura di Venezia a confermare che si tratta proprio della giovane 22enne. Il corpo si trovava in una canalone, nella zona di Pordenone. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Venezia, insieme al padre di Giulia, Gino Cecchettin e il sostituto procuratore di turno. Secondo quanto si apprende, Giulia aveva indosso gli stessi abiti che la 22enne vestiva al momento della scomparsa.
L’AUTO DI TURETTA SAREBBE PASSATA IN AUSTRIA. RITROVATA UNA GRANDE PUNTO NERA VICINO AL LAGO
Mercoledì scorso il targa-system a Lienza ha registrato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria, nel Tirolo orientale. Nel frattempo, poco lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere, in un parcheggio, è stata individuata anche una Fiat grande punto nera che verifiche in corso stanno stabilendo se è quella dell’ex fidanzato di Giulia, Filippo Turetta. Fidanzato che è inseguito da un mandato di arresto europeo della Procura di Venezia.
IL CAPO PROCURATORE A TURETTA: «BASTA FUGGIRE»
«Ancora non abbiamo elementi certi sulla dinamica di quanto avvenuto. La ricostruzione che potrebbe fare il ragazzo sarebbe molto importante, anche per lui. L’invito che gli rivolgo è quello di non continuare in questa fuga verso l’Austria, si costituisca». Lo dice il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi al Tg1 riferendosi all’ex fidanzato di Giulia, Filippo Turetta, su cui pende un mandato di cattura internazionale per l’omicidio della ragazza.
IL CUGINO DI GIULIA: «SPERO TROVINO QUEL VIGLIACCO»
«Non c’è più niente da dire, Filippo ha ucciso mia cugina. Spero che trovino quel vigliacco, se non si è già ammazzato anche lui». Così a LaPresse Giovanni, il cugino di Giulia Cecchettin.
LA FOTO DELLA SORELLA DI GIULIA
Una foto in bianco e nero e la frase in inglese “Rest In Power. I love you”. È il post pubblicato da Elena Cecchettin, sorella di Giulia, sul suo profilo Instagram. Nella foto le due sorelle sorridono scattandosi un selfie allo specchio.
LA MINISTRA ROCCELLA: «ORA MISURE PIÙ SEVERE»
«E così, quello che non avremmo mai voluto è accaduto. Ancora una volta. È stato trovato il corpo di una ragazza ed è quello di Giulia. Giovanissima lei, giovanissimo il suo aggressore, terribili le violenze che il video di una telecamera di sorveglianza ha già consentito di constatare. La nostra risposta non è solo lo strazio, indicibile, per una catena di morte alla quale ogni volta si aggiunge un orrore in più. La nostra risposta è un’azione decisa. Per la prossima settimana è calendarizzato al Senato l’esame del disegno di legge del governo per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive e cautelari, già approvato all’unanimità dalla Camera, che speriamo diventi in pochi giorni definitivamente legge dello Stato». Lo afferma il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella.
«Abbiamo inoltre aumentato i fondi per i centri anti-violenza, è già pronta -ricorda- una campagna di sensibilizzazione nelle scuole che illustreremo nei prossimi giorni con i ministri della Cultura e dell’Istruzione, stiamo intensificando le iniziative sulla prevenzione, sulla formazione, sull’accoglienza delle vittime. E continueremo a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti-violenza 1522, perché una richiesta di aiuto, o anche solo un consiglio di fronte a una percezione, può salvare la vita. Per dire a tutte le Giulia d’Italia ‘non sei sola».
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