È chiaro che c’è questo dissenso che è stato recepito o si pensa magari di colmare un gap attraverso un rimpasto ma è evidente che non sono gli assessori tecnici il problema di quest’amministrazione che fa i conti con l’eccessivo indebitamente, che viene da lontano, e che è il frutto delle gestioni scellerate, clientelari, gli sprechi prodotti dalla gestione De Luca in questa città».
Per il forzista, infatti, «oggi non esiste un’amministrazione diversa rispetto a quella del passato ma in stretto collegamento e chi vuole interloquire con l’amministrazione deve farlo con la famiglia De Luca e nessuno crede più alla fine della ricreazione per avere la solita novità, un De Luca in città».
Infatti, in queste ore si fanno sempre più insistenti le voci di un rimpasto in giunta: Dario Loffredo avrebbe, come più volte richiesto, un posto tra la giunta. Alla presidenza del Consiglio potrebbe esserci Angelo Caramanno che, a differenza di quanto accaduto al suo collega, otterrebbe anche il pieno consenso dei socialisti, pronti a votare per lui. E terminata la parentesi Montecitorio, un ruolo deve essere concesso anche all’eterna vice sindaca Eva Avossa che scalda già i motori per scippare il posto a Paky Memoli, mai ben vista dalla maggioranza Napoli.
Fonte Le Cronache