L’associazione – come riporta anche il quotidiano “La Città” oggi in edicola – sostiene che «la capitozzatura degli esemplari di eucalipto, così come documentate, per modalità di esecuzione, non appaiono né razionali né scientificamente corrette» e chiede la sospensione degli interventi in atto. La nota fa seguito alla segnalazione di alcuni cittadini.
«Gli interventi si sarebbero dovuti limitare ad una rimonda dei rami interni secchi, deboli o spezzati, nell’ottica di “bilanciare armonicamente” la pianta e non inficiarne le funzioni vegetazionali e la vitalità.
Qualsiasi siano state le motivazioni addotte a tale potatura non giustificano affatto lo scempio perpetuato ai danni degli esemplari arborei».
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