Scocca l’ora di Benoit Costil. L’ex portiere del Bordeaux sabato giocherà da titolare per la seconda volta in campionato al posto di Ochoa, infortunatosi in uno scontro con l’attaccante dell’Honduras Anthony Lozano. Gli esami strumentali a cui Memo è stato sottoposto al rientro in Messico hanno confermato i timori iniziali: “Distorsione acromioclavicolare ed edema muscolare periarticolare della spalla destra”. Ochoa aveva provato a stringere i denti ma poi è stato costretto a lasciare il campo nel primo tempo per il dolore e, di conseguenza, non potrà difendere la porta del Messico nel match di ritorno, nel quale i suoi compagni di squadra dovranno rimontare i due gol di svantaggio rimediati nel primo confronto. Memo, che ha pubblicato sui social l’incoraggiamento ricevuto dai suoi familiari a casa, ne avrà per almeno 2-3 settimane e dovrà fermarsi proprio ora che sembrava tornato al top della condizione. Al rientro a Salerno lo staff granata lo sottoporrà a nuovi esami strumentali per comprendere meglio l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero. Per il momento, per non aggravare la situazione dovrà indossare un tutore e non dovrà compiere sforzi. Al suo posto sabato mister Inzaghi è pronto a gettare nella mischia Costil che si è sempre allenato con grande serietà, che si è fatto trovare pronto contro il Cagliari e che può essere considerato una sorta di amuleto granata. Con lui in campo, infatti, la Salernitana è riuscita a far registrare, in Coppa Italia, gli unici due clean sheet stagionali, visto che l’estremo difensore francese ha mantenuto inviolata la sua porta sia contro la Ternana che con la Sampdoria. Quella di sabato contro la Lazio sarà per Costil la seconda chance di sistemarsi tra i pali della Salernitana nel campionato di Serie A, dopo l’esordio (sempre all’Arechi) contro gli isolani che gli segnarono due reti (ma l’ex Bordeaux non demeritò affatto). Al cospetto di avversari sicuramente più pericolosi di quelli con cui ha fatto i conti nelle precedenti uscite, il portiere transalpino proverà a non far rimpiangere Memo.