In realtà, l’apparecchio che ha cambiato la storia del mondo aveva già quasi 70 anni quando nel palazzo di vetro hanno deciso di rendergli omaggio: era il 1927, quando il britannico John Logie Baird realizzò il primo sistema televisivo meccanico, mentre 88 anni fa, nel 1935, il fisico ungherese Kálmán Tihanyi inventò il primo sistema televisivo completamente elettronico.
In Italia le trasmissioni televisive sono arrivate nel gennaio 1954, da allora, ogni qualvolta si è acceso un apparecchio si è accesa l’immaginazione del pubblico televisivo, che ha potuto seguire ed appassionarsi a eventi sportivi e programmi di intrattenimento, politica e cultura, assistendo in diretta, davanti al teleschermo a incoronazioni e rivoluzioni, guerre, scoperte, missioni spaziali.
La TV ha cambiato il mondo perché ha accelerato la diffusione delle idee, raggiungendo simultaneamente milioni di persone, con un impatto significativo sulla cultura e sulla società.
Dopo la TV analogica degli esordi, con le manopole e tubi catodici, grazie alla tecnologia, gli apparecchi sono diventati prima digitali e poi smart, intelligenti; mentre le trasmissioni dall’etere sono passate attraverso i cavi prima e i satelliti poi.
Inoltre, l’avvento di Internet ha permesso la nascita della TV in streaming, un nuovo modo di guardare la TV: non più passivamente, ma interagendo con la programmazione, personalizzando i palinsesti, scegliendo se, come, dove e quando guardarla: se su un apparecchio tradizionale, sul computer, sul tablet o sullo smartphone. E se il futuro è incerto – si pensa alla realtà virtuale e alla realtà aumentata- quello che è certo è che anche oggi, in ogni casa ci sarà chi si accaparrerà il telecomando scegliendo cosa guardare tutti insieme…
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