La richiesta di confronto da parte sindacale è scaturita dall’incontro precedente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’obiettivo di fare il punto sulla vertenza in corso con la parte datoriale. Tuttavia, il confronto ha rivelato una notevole confusione sulla situazione, con l’unica certezza che la Fos rimarrà in Cassa integrazione generale ordinaria, senza chiarezza sullo sblocco del fermo nel prossimo futuro.
Il dottore Ernesto Marzano, rappresentante della Prysmian, ha ribadito la necessità di azioni concrete da parte del Governo, affermando che sono richiesti più fatti e meno parole. Il Governo, d’altro canto, chiede concretezza alla Prysmian, generando una discussione animata sulla controversa situazione.
La Prysmian, tramite il dottore Marzano, ha annunciato la partecipazione al tavolo tecnico istituito dall’Agcom, in programma per il 23 novembre, con l’ingegnere Vanille, capo della Business Unit. Questa decisione riflette la consapevolezza che il futuro della Fos è strettamente legato alle conclusioni di questo tavolo, fondamentale per scongiurare decisioni drastiche e definire un percorso di soluzione.
Al momento, il mercato delle fibre ottiche a livello mondiale è in una fase drammatica, come testimonia la recente decisione di Prysmian di chiudere lo stabilimento di cavi ottici di Calais in Francia.
La situazione attuale della vertenza è caratterizzata da un’attesa prolungata, senza prospettive immediate di soluzione. L’azienda ha comunicato che la chiusura invernale sarà anticipata al 18 dicembre per interventi sulla cabina elettrica da parte di Enel, mentre i giorni previsti di lavoro per il mese di dicembre rimangono invariati.
In chiusura della riunione, l’azienda ha annunciato l’apertura di una selezione per 50 risorse come giuntista presso la Ppm, azienda del gruppo con sede a Milano. Tuttavia, la Rsu ha dichiarato che la priorità resta il rientro al lavoro in Fos quanto prima possibile.
Gerardo Giliberti, Segretario Generale della Femca Cisl Salerno, ha commentato l’incontro dichiarando: “La situazione è estremamente critica, e le affermazioni del dottore Marzano sull’importanza di azioni concrete sono condivise. La chiusura dello stabilimento francese evidenzia la delicata situazione del settore.
La priorità per noi sindacati è il rientro dei lavoratori a Battipaglia, e ci auguriamo che il tavolo tecnico di giovedì 23 novembre porti a soluzioni concrete per evitare ulteriori contraccolpi su questa comunità e sul settore nel suo complesso“.