La sentenza del gup del tribunale di Salerno Valeria Campanile che ieri ha letto il dispositivo davanti al collegio difensivo
Pene che oscillano tra i 5 e 1 anno di reclusione
Termina così il processo, definito attraverso il rito abbreviato, figlio dell’inchiesta della Procura che ha sgominato il giro di spaccio. Punto di riferimento della rete dei pusher era un componente della banda che, nonostante fosse agli arresti domiciliari, a partire dal 2019 avrebbe spacciato sostanze stupefacenti dalla propria abitazione divenuta, quindi, il fulcro della frenetica attività del gruppo.
Mario Bros (questo l’epiteto del 32enne vietrese condannato), sfruttando le potenzialità del web, acquistava sostanze stupefacenti dall’estero, in particolare da Olanda e Spagna, per poi rivenderle in Costiera. La droga, però, veniva reperita anche dal napoletano e dall’agro nocerino sarnese. In collaborazione con altri complici aveva cercato di coltivare anche due piantagioni di canapa indiana, nella frazione di Raito.
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