Dal dibattito è emersa una chiara richiesta di procedere rapidamente alla stipula del contratto decentrato integrativo. Tuttavia, oltre a questo, è ormai urgente il pagamento delle spettanze arretrate del 2022, dei buoni pasto arretrati e l’adozione di un piano per le assunzioni nell’Ente, con particolare attenzione alla situazione critica della polizia municipale, ridotta ormai a poche unità operative.
La situazione si è fatta più complessa considerando l’impegno assunto dal primo cittadino di Scafati di organizzare un incontro specifico per discutere le problematiche della Municipale. In risposta a tale disponibilità, gli agenti hanno accettato di implementare un piano straordinario di impiego, consentendo lo svolgimento regolare della manifestazione denominata “Notte Bianca”.
Nonostante l’impegno straordinario degli appartenenti alla polizia municipale per garantire il successo dell’evento, ad oggi non si è ancora visto il pagamento delle spettanze arretrate né si è tenuto l’incontro specifico promesso.
In queste ore, al Comune di Scafati, è previsto un nuovo incontro, ma finora non vi è traccia di un confronto specifico sulle questioni urgenti della Polizia municipale. La Csa, rappresentata dal segretario provinciale Angelo Rispoli, ha annunciato che, in mancanza di risposte adeguate, potrebbe chiedere una convocazione specifica o addirittura dare vita a uno stato di agitazione.
“La situazione al Comune di Scafati è al limite. I dipendenti, soprattutto quelli della Polizia municipale, sono stanchi di promesse non mantenute e di ritardi nei pagamenti. È inaccettabile che, nonostante l’impegno straordinario durante eventi come la ‘Notte Bianca’, i lavoratori non abbiano ancora ricevuto le spettanze arretrate del 2022 e i buoni pasto in sospeso”, ha detto Rispoli. “Ci aspettiamo risposte concrete e soluzioni tangibili alle richieste dei dipendenti, in particolare della polizia municipale, che ha dimostrato un impegno straordinario non corrisposto fino a questo momento. In caso di mancata considerazione delle legittime richieste dei lavoratori, il Csa non esiterà a chiedere una convocazione specifica o, se necessario, a dare vita a uno stato d’agitazione. La dignità dei lavoratori è una priorità, e non permetteremo che venga calpestata”.