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Turista americana morta nel mare della Costiera, dissequestrato veliero Tortuga

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Dopo poco più di tre mesi dalla tragedia avvenuta a largo del fiordo di Furore, la procura di Salerno autorizza il dissequestro del veliero Tortuga che fu coinvolto nella collisione in mare nel quale perse la vita la turista americana Adrienne Vaughan, a bordo di un gozzo timonato da Elio Persico skipper della penisola sorrentina e, al momento, indagato assieme agli armatori della Daily Luxury Boat, Beniamino Mellino e Rosa Caputo (difesi, appunto, dall’avvocato Maurizio Sica).

Lo scrive il quotidiano Il Mattino in un articolo a firma di Petronilla Carillo.

Un sospiro di sollievo per il proprietario del veliero, Antonio Gallo, difeso dall’avvocato Daniele Varini, che da tre mesi sta combattendo per portare avanti le prenotazioni di matrimoni ed eventi organizzati ben prima della collisione. Mentre le indagini sono state prorogate in attesa della relazione tecnica del perito incaricato dalla procura di verificare le condizioni delle due imbarcazioni, l’ingegnere professor Antonio Scamardella – già consulente tecnico della Procura di Grosseto per l’indagine sul naufragio all’isola del Giglio della Costa Concordia, oltre che per definire bene tutte le posizioni dei tre indagati e la regolarità dei documenti e delle condizioni tecniche del gozzo che navigava quel giorno in Costiera trasportava la famiglia americana.

È stato proprio il parere del consulente a convincere la procura, diretta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal vicario Luigi Alberto Cannavale, ad autorizzare il dissequestro del Tortuga. Nella giornata di martedì, difatti, sono state superate dal veliero anche le prove di navigazione eseguite in contraddittorio con tutte le parti: tute le verifiche sono risultate regolari. Tra l’altro sull’imbarcazione, sempre secondo il consulente Scamardella, non devono essere eseguiti ulteriori accertamenti neanche da parte delle altre parti interessate. È sempre il perito a ritenere anche «decorso un lungo lasso temporale dal sequestro».

Ricordiamo che gli accertamenti richiesti erano volti a ricostruire la dinamica dell’incidente, delle rotte, quindi del punto e delle caratteristiche dell’impatto: sono questi gli accertamenti richiesta dalla procura. La ricostruzione avverrà anche alla luce dei dati acquisiti dall’estrapolazione dei dati contenuti nel sistema Ais installato sul veliero Tortuga e, laddove possibile, di quelli contenuti nel sistema di navigazione Gps dell’Aprea, previo recupero delle memorie. Su questo punto, se sono state recuperate, per ora vige il silenzio investigativo.

Fonte Quotidiano Costiera

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