In base a tale aggiudicazione , i club di calcio italiani, a partire dalla prossima stagione calcistica 24/25, incasseranno un valore totale, da dividere per singola societa’, di importo pari a 950 mln di euro.
In tema di diritti televisivi bisogna ricordare anche l’assegnazione per le riprese delle partite di serie A a Dazn e Sky, tale accordo, garantira ’ai club di massima serie, per il periodo 2024-2029, un’ importo di 1,13 mld di euro.
In riferimento a quanto ricordato, alla fine del prossimo quinquennio le societa’ di calcio “avranno perso risorse” per circa 1,7 mld di euro (triennio 2018/2021 incassi diritti televisivi 1,37 mld di euro, triennio 21/24 840 mln di euro).(Fonte Italia Oggi)
Sempre in tema di “ricavi diritti televisivi”, bisogna evidenziare che nelle prime nove giornate del campionato di Serie A stagione 23/24, sono diminuiti, rispetto alla stagione precedente, gli spettatori Dazn del 6%.
In Serie A, la distribuzione dei diritti tv avviene per il 50% in parti uguali, 20% diviso in base al bacino d’utenza, e per il restante 30% in base ai risultati sportivi.
All’inizio della stagione sportiva 2023/24, le societa’ di calcio, guardano con interesse ai valori di bilancio alla data dello scorso 30 giugno 2023.
Tra le voci fondamentali del “valore della produzione” delle società calcistiche , c’è quella inerente ai “ricavi diritti televisivi”, tematica sempre “caldissima” in Serie A, sia per i club che vogliono monetizzare al meglio il proprio “prodotto sportivo”, sia per i tifosi che si chiedono , quanto peserà il fenomeno calcio sulle loro finanze familiari.
Sul fronte “ricavi da diritti tv”, la Serie A ha ancora molta strada da fare, considerando soprattutto che i diritti internazionali possono essere sfruttati molto di più (una possibilità che sarà offerta anche dalla decadenza del vincolo temporale – previsto dalla Legge Melandri – sulla cessione dei diritti alle emittenti all’estero).
Alla data del 30 giugno 23, l’ideale classifica dei “ricavi da diritti tv” per un valore di 32,6 mln di euro risulta essere la seguente : Inter (87,1 mln euro), Napoli (80,3), Milan (80), Roma (68,2), Fiorentina (55,2), Atalanta (55,2), Torino (49,1), Bologna (43,5), Udinese ( 40,7), Sampdoria ( 39), Sassuolo ( 38,7), Sassuolo ( 38,7), Lecce ( 38,7), Monza (34,2), Verona (34,1), Salernitana (32,6), Empoli (32,6), Spezia (30,1), Cremonese (29,4). ( Fonte Calcio&Finanza)
Mettendo in “fuori gioco” i ricavi da diritti televisivi, bisogna ricordare che secondo l’indagine Report Calcio 2023, dal punto di vista aziendale, le societa’ di calcio italiane evidenziano le seguenti criticita’ :1) risultato netto aggregato del sistema calcio professionistico (meno 1.364 mln di euro valore di meno 1,4% rispetto alla stagione precedente), 2) indebitamento aggregato (5,6 mln euro, piu’ 4,4% rispetto alla precedente stagione),3) valore della produzione (3,4mld di euro meno 0,2 miliardi rispetto alla precedente stagione).
Nelle ultime tre stagioni, “il valore della perdita complessiva” dell’azienda calcio italiana e’ stata pari a quasi 3,6 mld di euro , con un rapporto “stipendi/fatturato” pari al valore dell’82%.
Azienda calcio: quali strategie societarie vincenti per vincre la sfida “calcio industry 4.0”!!
Antonio Sanges dottore commercialista
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